Tariffe Rc auto 2018: al via Abbassa la Polizza, primo gruppo di acquisto

Acquisto auto diesel, drastica flessione delle immatricolazioni a novembre
Acquisto auto diesel, drastica flessione delle immatricolazioni a novembre

In Italia, rispetto al resto d’Europa, gli automobilisti per la copertura assicurativa di responsabilità civile pagano in media circa 150 euro in più. Ad affermarlo è Altroconsumo in concomitanza con il lancio di ‘Abbassa la polizza’, il primo gruppo di acquisto sull’Rc auto al fine di poter risparmiare online con pochi click. Per aderire gratuitamente ad Abbassa la Polizza basta andare sul sito Internet dell’Associazione Altroconsumo e compilare l’apposito form online, con i dati richiesti, al fine di ottenere gratis un preventivo personalizzato che, senza impegno e senza alcun obbligo, l’automobilista potrà sfruttare per risparmiare sull’Rc auto.

Su Abbassa la Polizza Altroconsumo fa presente con un comunicato che, mentre le adesioni al gruppo d’acquisto sono aperte, si sta lavorando per ottenere l’offerta migliore in base alla filosofia per cui più siamo e più aumenta il potere contrattuale nei confronti delle compagnie di assicurazione. In altre parole con il gruppo d’acquisto sull’Rc auto c’è la possibilità di strappare sul contratto di polizza, a partire dalla tariffa, condizioni migliori rispetto a quando un automobilista si presenta da solo in agenzia.

La partecipazione al gruppo di acquisto Abbassa la Polizza è aperta ai soci ed ai non soci di Altroconsumo a patto che si tratti di persone fisiche che hanno l’automobile già assicurata. Acquisito il preventivo personalizzato, l’automobilista potrà sottoscrivere subito la polizza se quella in corso ha una scadenza compresa tra il 13 dicembre del 2017 ed il 28 marzo del 2018, altrimenti l’offerta sarà sempre sottoscrivibile in quanto rimarrà congelata per un periodo pari a 12 mesi. Sul cambio compagnia, inoltre, Altroconsumo ricorda che alla scadenza del contratto l’automobilista ha la massima libertà visto che il tacito rinnovo è stato abolito in Italia a partire dall’anno 2012.