Pecorino romano DOP, Antitrust avvia istruttoria sui produttori

Pecorino romano DOP, Antitrust avvia istruttoria sui produttori
Pecorino romano DOP, Antitrust avvia istruttoria sui produttori

Dopo le proteste degli ultimi giorni dei pastori sardi, che lamentano un prezzo del latte pagato troppo basso per poter andare avanti con le attività di allevamento, la questione relativa al latte crudo ovino nella Regione Sardegna è finita pure sotto i riflettori dell’AGCM, l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato.

Antitrust verificherà eventuali pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare

Giovedì scorso con una nota, infatti, l’Antitrust, sui prezzi di cessione del latte crudo ovino in Sardegna, ha comunicato d’aver avviato un’istruttoria nei confronti dei produttori di pecorino romano DOP. Il procedimento, in particolare, è stato avviato sulla base della normativa sulle pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare.

Questo significa che l’Autorità, nell’annunciare di volerci vedere chiaro sulla vicenda, accerterà se, in violazione dell’art. 62 del D.L. 1/2012, gli operatori del settore hanno imposto agli allevatori un prezzo di cessione del latte al di sotto dei costi medi di produzione.

Istruttoria Antitrust a carico del Consorzio e di ben 32 imprese di trasformazione sarde

L’istruttoria, infatti, è stata avviata nei confronti non solo del Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano, ma anche nei confronti di 32 imprese di trasformazione che, aderenti al Consorzio stesso, hanno tutte la sede in Sardegna.

L’Antitrust, nell’avviare l’istruttoria, che dovrà concludersi entro un termine massimo di 120 giorni dall’avvio, verificherà se, nel rapporto tra le parti, ovverosia tra i caseifici e gli allevatori, siano state eventualmente adottate pratiche commerciali inquadrabili ‘in una situazione di significativo squilibrio contrattuale’.

E questo considerando anche il fatto che l’allevatore, nel rapporto tra le parti, è parte debole per caratteristiche dimensionali ed organizzative, ma anche in ragione del commercio di un prodotto come il latte che, per sua natura, è altamente deperibile.