Ondata di controlli dei NAS in Emilia in attività di parrucchieri e saloni di bellezza

Solo a Bologna e provincia chiuse 11 attività. Anche rischi di folgorazione per le clienti. E’ una brutta situazione quella che emerge dalle ispezioni dei NAS emiliani che si sono focalizzate, questa volta, sulle attività di estetica e parrucchieri nel capoluogo emiliano e provincia ma anche in altre Città della Regione.

Moltissime le irregolarità che le ispezioni hanno portato alla luce, in alcuni casi anche cumulate tra loro nello stesso esercizio. Le situazioni più eclatanti riguardano phon e caschi privi di certificazione che avrebbero concretamente anche potuto causare danni alle clienti fino al rischio di folgorazione. Irregolari anche molti prodotti utilizzati, privi di etichetta e per questo esiste il dubbio sui componenti presenti, col sospetto che possano essere nocivi per la salute.

I militari dell’Arma hanno anche rilevato irregolarità nelle qualifiche del personale, alcune anche contraffatte e in un caso di un centro estetico il titolare è stato denunciato per sfruttamento della prostituzione, riferito alle commesse, tutte maggiorenni. Le attività chiuse sono in totale 11 in Bologna e provincia delle quali 9 gestite da cinesi. Sono state elevate multe di importi variabili tra i 2 mila e gli 8 mila Euro ma in alcuni casi si sono anche cumulate nello stesso esercizio. A parte le denunce, per gli illeciti sanitari le attività chiuse lo resteranno per almeno due settimane, nel corso delle quali i titolari dovranno sanare le situazioni. Analoghi controlli sono stati condotti anche a Rimini, Ferrara, Cesena, Forlì con esiti decisamente meno gravi.