Nuovi mutui già più cari in banca, tutta colpa dello spread

Nuovi mutui già più cari in banca, tutta colpa dello spread
Nuovi mutui già più cari in banca, tutta colpa dello spread

Per i mutui di nuova stipula, chi deve comprare casa in questo momento deve fare i conti con lo spread. E questo perché nei nuovi contratti di finanziamento ipotecario gli istituti di credito hanno già adeguato le condizioni al nuovo scenario con la conseguenza che le rate mensili da pagare saranno più salate.

Spread sopra i 300 punti base, calma piatta sui mutui in essere

Questo è quanto, tra l’altro, riporta LaStampa.it nel precisare, pur tuttavia, come gli adeguamenti riguardino, come sopra detto, le nuove stipule e non i mutui in essere sui quali almeno per ora le tensioni finanziarie, con lo spread BTP-Bund sopra i 300 punti, non si sono trasferite con particolare riferimento ai mutui con la formula del tasso variabile.

Sarebbero già una dozzina le banche che sul costo dei mutui hanno applicato dei ritocchi, comunque contenuti, che spaziano da un minimo di 5 ad un massimo di 20 punti base in più. Il rischio è che in futuro arrivino per i mutui altri rincari qualora il differenziale dei titoli di Stato italiani, rispetto a quelli tedeschi, sulla curva a dieci anni, dovesse rimanere per troppo tempo sui livelli attuali o addirittura su valori superiori.

In che modo il costo dei mutui può aumentare, dallo spread al rischio di aumenti di capitale da parte delle banche

Su valori dello spread oltre i livelli di guardia, si stima sopra i 400 punti base, potrebbero verificarsi casi di banche che, in possesso di titoli di Stato italiani, a causa del calo dei prezzi di mercato sarebbero costrette ad avviare percorsi di ricapitalizzazione. Ed in tal caso il costo dei mutui potrebbe decollare fino ad arrivare, sperando che non accada, a quel livello del 5-6% che è stato già rilevato nel 2011, ovverosia quando lo spread salì così tanto che l’ex Premier Silvio Berlusconi fu costretto a dimettersi.