Natale 2018, preoccupa in Italia il calo della produzione alimentare

Natale 2018, preoccupa in Italia il calo della produzione alimentare
Natale 2018, preoccupa in Italia il calo della produzione alimentare

In vista del Natale 2018, quando per i consumi alimentari si registra un picco, e quando di conseguenza i commercianti devono preparare le scorte, c’è preoccupazione considerando il dato fornito dall’Istat sulla produzione industriale del mese di settembre del 2018. La Coldiretti al riguardo, infatti, segnala che la produzione alimentare in Italia, con una contrazione dello 0,6% rispetto a settembre del 2017, ha fatto registrare il terzo calo mensile consecutivo.

Produzione alimentare in calo su cambio abitudini di consumo

Secondo l’Organizzazione degli agricoltori il dato Istat negativo sulla produzione alimentare è anche frutto delle mutate abitudini di spesa e di consumo delle famiglie. Dai dati più recenti sulle vendite al dettaglio, infatti, è emerso che il calo per il commercio è stato generalizzato con la sola eccezione dei discount dove è stato rilevato un incremento della spesa pari all’1,5%.

Fare la spesa nei discount, sottolinea altresì la Coldiretti, conferma come in Italia molte famiglie siano ancora in una condizione di difficoltà a livello economico, con la conseguenza che si acquistano sempre più spesso cibi a basso prezzo ed altrettanto spesso caratterizzati dalla presenza di ingredienti diversi e di qualità più bassa.

L’aumento dell’Iva, che per il 2019 il Governo italiano ha sterilizzato nella manovra, avrebbe ulteriormente accentuato questa tendenza a causa dell’aumento dei prezzi che peraltro, sempre in base ai rilievi dell’Organizzazione degli agricoltori, avrebbe portato il nostro Paese prima alla stagnazione, e poi probabilmente anche alla recessione economica.

Spesa alimentare seconda voce di budget per le famiglie

D’altronde in Italia per le famiglie la spesa alimentare risulta essere la seconda voce del budget dopo i costi da sostenere per la casa. Annualmente per l’alimentare il giro d’affari nel nostro Paese, non a caso, si attesta complessivamente a ben 244 miliardi di euro.