Mutui e prestiti in banca, i dati del rapporto mensile ABI novembre 2017

Comprare casa a 1 euro, campagna nel Messinese contro lo spopolamento
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I prestiti erogati dal sistema bancario alle famiglie ed alle imprese, in base ai dati al 31 ottobre del 2017, hanno fatto registrare su base annua un incremento pari allo 0,9% confermando così una dinamica ascendente che dura da quasi due anni senza interruzioni, e precisamente da 21 mesi. Ne dà notizia l’ABI – Associazione Bancaria Italiana, nel pubblicare il Rapporto Mensile relativo al mese di novembre del 2017 che, come al solito, scatta la fotografia, per il sistema bancario, sui prestiti, sulla raccolta, ma anche sui tassi di interesse, sui mutui e sulla qualità del credito.

Nel dettaglio, rispetto ai 1.722,3 miliardi di euro di raccolta da clientela, le banche operanti in Italia alla fine del mese di ottobre del 2017 hanno erogato prestiti per 1.764,7 miliardi di euro, ovverosia quasi 42,5 miliardi in più rispetto al dato sulla raccolta. Oltre al dato positivo sui prestiti alle imprese ed alle famiglie, inoltre, il mese scorso sono arrivate conferme positive pure dal fronte dei mutui alle famiglie con una variazione positiva che è stata pari a +3,3%.

La dinamica positiva delle erogazioni di prestiti e di finanziamenti ipotecari è alimentata, tra l’altro, anche dai tassi di interesse che continuano a mantenersi su livelli molto bassi. In particolare, nello scorso mese di ottobre del 2017 per il totale dei prestiti erogati dalle banche operanti in Italia il tasso medio si è attestato al 2,74%, ovverosia al nuovo minimo storico rispetto al 2,75% del mese di settembre del 2017, e ben lontano rispetto al massimo pre-crisi di fine 2017 al 6,18%.

Pure per i mutui, con un tasso di interesse medio al 2,02%, è stato toccato ad ottobre il minimo storico che, allo stesso modo, e sul medesimo livello, era stato registrato pure nello scorso mese di settembre del 2017. Stessa musica per i nuovi prestiti alle imprese con un tasso di interesse medio all’1,35%, nuovo minimo storico rispetto all’1,39% di settembre ed al 5,48% del periodo pre-crisi.