Il Mercato Immobiliare italiano Riparte: Conviene Tornare a Investire nel Mattone?

I consigli di Davide Marciano di Affarimiei.biz

I mercati immobiliari europei sono tornati a crescere, dopo 10 anni di crisi profonda che avevano portato le compravendite e i prezzi ai minimi storici. Il nostro Paese è uno di quelli che ne ha risentito di più e anche uno di quelli che sta mostrando i segni più robusti di un ritorno, se così vogliamo chiamarla, alla normalità.

European Outlook 2018: 630.000 vendite previste per il 2018

Il 2018 potrebbe essere l’anno della rinascita per il mercato immobiliare italiano. Sono attese infatti per il prossimo anno solare 630.000 compravendite su tutto il suolo nazionale, con una crescita del 6,5% soltanto per quanto riguarda il mercato immobiliare residenziale, con i numeri che verranno trascinati in alto anche da settori in pieno boom, come quello dell’ospitalità e più in generale alberghiero.

Grandi prospettive di crescite, per un mercato che ha dovuto tirare la cinghia considerevolmente negli ultimi anni, lasciando a bocca asciutta tanto gli intermediari, tanto i proprietari che avevano individuato proprio nel mattone una possibilità di investimento.

Anche in Europa e negli USA si ride: 2017 al +5%

Dati positivi anche per chi ha effettuato investimenti immobiliari all’estero durante la crisi. Durante il 2017 il fatturato del mercato immobiliare è cresciuto mediamente del 5% nelle cinque principali nazioni europee, con una media sull’Europa a 28 che è addirittura del 12,9%.

Anche le previsioni sembrano delle più rosee, con Spagna e Francia che per il 2018 si aspettano una crescita in doppia cifra.

Per l’Italia previsioni invece al 6%, così come in Germania, tassi di crescita comunque considerevoli se dovessimo tenere conto di quanto avvenuto negli ultimi anni, anni durante i quali il segno meno ha dominato in largo e lungo qualunque sotto-settore del mercato immobiliare.

La ripresa c’è: ma è davvero il momento giusto per investire?

La ripresa sembra essere evidente e ineluttabile, ma è davvero il momento giusto per investire nel mattone? Anche se siamo davanti ad un mercato che viene tradizionalmente considerato come solido, stabile e proficuo, ci sono sempre dei dettagli che possono trasformare un potenziale ottimo affare in un disastro finanziario.

Abbiamo chiesto un parere a Davide Marciano, esperto di finanza personale ed autore del noto blog AffariMiei.biz: “La crisi economica di cui parliamo da anni non è un calo ciclico ma un cambiamento radicale del mondo che non ci farà più tornare al passato – ci spiega Marciano – ciò vale anche per l’immobiliare, l’ho spiegato in un approfondimento che ho pubblicato pochi giorni fa.

L’investimento immobiliare, specie se mira alla rendita, ha tempi estremamente lunghi: è importante, prima di agire, cercare di fare un’analisi su come la città scelta è uscita dall’ultimo decennio, su come è cambiata o potrebbe cambiare la vocazione del quartiere in cui si vuole operare. Non siamo più nell’epoca in cui si cresceva sempre ed a prescindere, oggi la classe media si è assottigliata ed i cambiamenti tecnologici e sociali non hanno ancora prodotto una nuova élite in grado di prenderne il posto.

Il mio consiglio fondamentale – conclude – è quello di puntare sulle città d’arte e sulle località turistiche vista la crescita significativa delle presenze straniere nel nostro Paese ed alla luce dei cambiamenti anche nel modo di viaggiare che stanno portando sempre più persone a preferire gli affitti brevi rispetto ai soggiorni in albergo. Se vogliamo tracciare una previsione da qui a 10 anni, questo trend sicuramente è da tenere in considerazione”.