Commercio sotto attacco del cybercrime, danni per quasi due miliardi di euro

Commercio sotto attacco del cybercrime, danni per quasi due miliardi di euro
Commercio sotto attacco del cybercrime, danni per quasi due miliardi di euro

Per il settore del commercio in Italia il cybercrime ha un costo pari a quasi due miliardi l’anno. A riportarlo è la Confcommercio in accordo con un’indagine commissionata a Intellegit sugli esercizi commerciali nelle grandi città italiane, da Roma a Milano e passando per Bari. Stando ai risultati dell’indagine, la metà dei siti web delle imprese sarebbe vulnerabile agli attacchi degli hacker, così come un commerciante su due non conosce quelle che sono le minacce del cybercrime.

Attacchi hacker esercizi commerciali, meno della metà sono stati denunciati

Gli esercizi commerciali colpiti dai cyber-attacchi nel 2017 sono stati in Italia oltre 250 mila a fronte di danni complessivi per 1,8 miliardi di euro. Inoltre, meno della metà degli attacchi informatici nel settore del commercio, per la precisione il 44,4%, sono stati poi denunciati alle autorità competenti.

I costi generati dagli attacchi hacker sono diretti e legati a perdite monetarie, ma anche indiretti e di protezione in merito alle spese che ogni singolo commerciante è chiamato a sostenere al fine di dotarsi di sistemi di sicurezza che permettano di proteggersi dalle cyber-minacce.

Casi di cybercrime più alti a Milano rispetto alla media nazionale

In termini statistici, in Italia ci sono in media 7 commercianti ogni 100 che sono stati vittime di un cyber-attacco, ma in città come Milano il rapporto sale a ben 12 su 100. Considerando invece i soli siti Internet, gli esercizi commerciali più vulnerabili agli attacchi da parte dei criminali informatici hanno sede a Bari, e poi segue Milano e Roma. Ed in generale dall’indagine che è stata realizzata da Intellegit per la Confcommercio è emerso che non solo i commercianti non si proteggono a sufficienza contro i ransomware, ma nella maggioranza dei casi neanche si assicurano.