Calcio, lo spettatore sta diventando anche regista

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Il futuro del calcio non si trova in campo, ma sul web, e il merito va come sempre alle nuove tecnologie. A breve il vero regista del pallone non sarà il Pirlo di turno, ma lo spettatore stesso, perché sarà lui a decidere da quale prospettiva ammirare i propri campioni. Sono infatti in arrivo una serie di novità hi-tech che renderanno il calcio uno sport sempre più simile ai reality.

Una sorta di vero e proprio Grande Fratello con un turbinio di telecamere piazzate intorno agli spalti, che consentiranno allo spettatore di fare zapping, di zoomare, e di curiosare in giro per il rettangolo verde. Quindi si parla di una rivoluzione che metterà sempre più spesso lo spettatore al centro del servizio. L’esperienza sarà unica, immersiva, fortemente personalizzata, con l’ausilio fondamentale di VR e realtà aumentata.

Il nuovo ruolo dello spettatore nel calcio

Non solo passione, tifo e amici al seguito, stavolta la partita sarà al centro di un servizio sempre più interattivo: il telecomando rappresenterà infatti una porta verso un mondo interattivo a dir poco, con la possibilità di “switchare” fra le numerose videocamere in 5K installate intorno al campo da gioco. Requisito base: bisognerà dotarsi di una connessione internet anche senza linea fissa, come quella di Linkem ad esempio, visto che oggi si può mandare in panchina il caro vecchio telefono, oramai in disuso.

Connesso in rete, lo spettatore potrà, su una sola piattaforma, sfruttare tutte le applicazioni di streaming (DAZN per citarne una) e rivedere le azioni salienti o le partite più importanti. Da spettatore a regista: con le nuove tecnologie, in un futuro prossimo, l’utente potrà zoomare e muoversi sul rettangolo verde come se si trovasse proprio a fianco dei propri campioni. Ci aspetta una vera e propria rivoluzione, un nuovo modo di vivere il calcio e seguirlo live.

Il futuro: dai robot all’intelligenza artificiale

Non solo una vera e propria regia televisiva, ma attenzione ai robot: il calcio potrebbe presto spostarsi su scenari a base di chip e calcolo algoritmico. Già oggi diverse università (pure italiane) hanno progettato dei “robot” capaci di giocare a pallone. Eppure i calcoli e i numeri aiuteranno anche gli esseri umani, come nel caso del recupero dagli infortuni, e nello stabilire qual è l’allenamento migliore per ogni atleta.

Il calcio sempre più globale cerca di aumentare sempre più il proprio pubblico, intrigandolo con sfide sempre più affascinanti. E la TV del futuro sembra seguire questo trend: sfrutterà nel suo complesso l’intelligenza artificiale, per mettere sempre più spesso lo spettatore nel cuore del palcoscenico.

Non resta dunque che attendere l’esito di questi esperimenti, perché il futuro è liquido, si evolve ogni giorno che passa, per merito di una tecnologia che cresce in modi impensabili.