ENI, il colosso energetico quotato in Borsa a Piazza Affari, nella giornata di ieri, venerdì 27 luglio del 2018, ha alzato il velo sui risultati consolidati del secondo trimestre e del primo semestre del 2018 che sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione della società.
Acconto sul dividendo ENI, il CdA propone 0,42 euro per azione
Nel dettaglio, il Q2 2018 è stato archiviato con un utile netto di 1,25 miliardi di euro, mentre per i primi sei mesi del corrente anno i profitti si sono attestati a 2,20 miliardi di euro. In forza a livelli di redditività elevati, in accordo con quanto è stato dichiarato da Claudio Descalzi, AD di Eni, il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea dei Soci la proposta di pagamento, a titolo di acconto, di un dividendo unitario pari a 0,42 euro per azione.
Per quel che riguarda gli altri indicatori economici e finanziari, Eni ha archiviato il secondo trimestre del 2018 con una forte generazione di cassa operativa a 3 miliardi di euro, ovverosia in crescita del 12% rispetto al secondo trimestre del 2017. L’indebitamento finanziario netto, a 9,9 miliardi di euro, è inoltre per Eni ai minimi degli ultimi 11 anni.
Outlook 2018 ENI, spese in conto capitale e cash neutrality
Per quel che riguarda l’Outlook 2018, ENI con una nota ha comunicato che, per quel che riguarda la cosiddetta cash neutrality, conferma la copertura degli investimenti e del dividendo allo scenario delle quotazioni del Brent, per il corrente anno, pari a 55 dollari al barile. E per le spese in conto capitale (Capex), la società del cane a sei zampe, tra l’altro, ha confermato pure la guidance a 7,7 miliardi di euro per il 2018.
