Youtube shock, le multinazionali sospendono la pubblicità: ecco cosa sta accadendo

Ecco perchè multinazionali del calibro di Pepsi Cola e Johnson & Johnson hanno sospeso la pubblicità su Youtube infliggendone un duro colpo ai fatturati.

Tempi duri per Youtube dopo la decisione presa in comunione di intenti da 250 società che hanno deciso di sospendere le proprie compagna pubblicitarie sul noto social network. A pesare su questa decisione drastica la consapevolezza che, in molti casi, loro spot venivano trasmessi in siti dal contenuto offensivo o paradossalmente propagandistici del terrorismo internazionale.

Un caso emerso alcune settimane fa, quando The Times ha rivelato che alcuni spot promossi dal governo britannico e di altre società multinazionali britanniche erano andati in onda su siti di istigazione all’odio e propagandistici degli ideali propugnati dall’ISIS. Questa presa d’atto è sfociata in un’aperta protesta delle 250 società che hanno chiesto a gran voce a YouTube di prestare maggiore attenzione, sospendendo di fatto le inserzioni.

Grandi multinazionali come Johnson & Johnson, Pepsi Cola, McDonald’s, General Motors, AT&T e Verizon hanno deciso di chiudere di interrompere i rapporti commerciali con Youtube infliggendo un colpo mortale alla società controllata da Google, il cui fatturato dello scorso anno si aggira sui 10,2 miliardi di dollari.

Secondo gli analisti di Nomura, il danno sarebbe quantificabile in 750 milioni, tenendo conto che solo le prime cinque società americane producono il 7,5% del totale degli investimenti pubblicitari negli USA. Di diverso avviso è Morgan Stanley che ha evidenziato il fatto che i primi 100 pubblicitari per Google hanno un’incidenza inferiore del 20% rispetto al fatturato totale di 89,5 miliardi. Un danno che potrebbe essere rilevante ma che non metterebbe a rischio la sopravvivenza di Youtube.