Whatsapp news 2017: falla nell’app di messaggistica? l’azienda replica, ‘falso’

Whatsapp news 2017: falla nell'app di messaggistica? l'azienda replica, 'falso'
Whatsapp news 2017: falla nell'app di messaggistica? l'azienda replica, 'falso'

Whatsapp avrebbe una grossa falla ‘nascosta’ che permetterebbe di entrare in possesso delle conversazioni. Una sorta di porta nascosta nel software, scoperta da un ricercatore americano, che metterebbe a rischio i messaggi inviati quotidianamente attraverso la famosa app di messaggistica istantanea. A sostenerlo è Tobias Boelter, ricercatore dell’università di Berkeley in California: è lui ad aver scoperto la falla, una backdoor che permette a Facebook di entrare in possesso delle chat Whatsapp, una sorta di accesso secondario che consente di bypassare i sistemi di sicurezza, andando di fatto ad intercettare, senza il consenso degli utenti, i messaggi spediti dalle chat singole e di gruppo. Un elemento questo molto grave, perchè permetterebbe anche a potenziali hacker o malintenzionati di mettere le mani su informazioni private, violando pesantemente la privacy di milioni di utenti.

Whatsapp ha da tempo incrementato la sicurezza: dallo scorso aprile infatti ha introdotto la crittografia end to end per criptare di default ogni messaggio, foto o video inviato, purchè sia mittente che destinatario utilizzino l’ultima versione di Whatsapp. Ma evidentemente questo non sarebbe sufficiente, almeno secondo Boelter che ha individuato la falla proprio nel mese di aprile. L’azienda ha replicato sostenendo che sia tutto falso: un portavoce ha dichiarato che WhatsApp non fornisce ai governi una ‘backdoor’ nei suoi sistemi e avrebbe combattuto ogni richiesta del governo per la creazione di una ‘backdoor’. La scelta progettuale a cui fa riferimento l’articolo del Guardian impedisce a milioni di messaggi di essere persi, e WhatsAppsi legge – offre notifiche di sicurezza che avvertono di potenziali rischi. WhatsApp ha pubblicato un ‘white paper’ tecnico sul design della sua crittografia, ed e’ stato trasparente in merito alle richieste ricevute dal governo, pubblicando i dati relativi a tali richieste all’interno del Facebook Government Requests Report”.