Whatsapp fa crack e mezza Europa sprofonda nel panico

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Il servizio di messaggistica Whatsapp è sparito dai ‘radar’ degli utenti attorno alle ore 22 di mercoledi 3 maggio.

Whatsapp è morto, anzi no. Per tutta la serata di ieri si sono susseguiti messaggi e commenti a colpi di tweet e di post sui social in merito al blackout che ha colpito l’applicazione più amata e più usata dagli utenti di tutto il mondo. Il servizio di messaggistica ha iniziato a perdere colpi attorno alle ore 22 di mercoledi 3 maggio, per poi tornare in vita attorno alle due del mattino.

Inevitabile il tam tam mediatico di utenti preoccupati che magari, per alcuni minuti, hanno pensato che fosse il proprio smartphone il vero problema. In realtà, Whatsapp è andato in panne in tantissimi paesi europei, molti dei quali in Europa Centrale, anche se alcune segnalazioni in merito arriverebbero anche da alcuni paesi dell’America Latina come il Brasile.

Su twitter diversi utenti hanno raccontato la propria esperienza di utenti sedotti e abbandonati. Sono diversi milioni gli utilizzatori di questa preziosa applicazione messaggistica che ormai ha quasi definitivamente messo da parte i vecchi sms. L’app ha fatto crack sia sui dispositivi che utilizzano il sistema operativo Android che sugli Iphone. Non si tratta di un fatto inedito. In passato era già capitato altre volte che l’applicazione fagliasse, lasciando parecchi utenti senza servizio.

Dopo le due di notte, l’app ha iniziato a dare i primi segni di risveglio tornando a funzionare a macchia di leopardo. Ideata da Jan Koum e Bryan Actom nel 2009, Whatsapp è oggi l’applicazione più utilizzata in tutto il pianeta per scambiare messaggi. Si stima che il 31 dicembre 2016 abbia battuto tutti i record con 63 miliardi di messaggi scambiati in tutto il mondo per gli auguri di capodanno. Nelle prossime ore, il gruppo Facebook Inc, potrebbe emettere un comunicato nel quale spiegherà le cause dell’esteso blackout.