Uscita Italia dall’Euro, svelati i costi per addio alla moneta unica

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Prosegue a piccoli passi la fase ascendente dell’euro rispetto al dollaro. Attualmente, infatti, il cross eur/usd sfiora area 1,07500 rafforzando un trend per molti inatteso. E questo perché nello scorso mese di dicembre erano in molti a scommettere sulla parità euro-dollaro entro il primo trimestre del 2017.

Uscita Italia dall’Euro, risposta Bce ad interrogazione parlamentare

Intanto riguardo alla moneta unica, ed in particolare all’uscita dall’euro, sono stati svelati i costi che l’Italia dovrebbe sobbarcarsi per il ritorno alla lira. In particolare, ‘Se un Paese lasciasse l’Eurosistema i crediti e le passività della sua Banca centrale nei confronti della Bce dovrebbero essere regolati integralmente’. Questo è quanto fa presente la Bce, Banca centrale europea, in accordo con le parole del presidente Mario Draghi secondo quanto riportato da ‘La Stampa’ in risposta ad una interrogazione parlamentare che è stata presentata a Bruxelles da due eurodeputati del M5S, il MoVimento 5 Stelle.

Costi per addio alla moneta unica, servono 358,6 miliardi di euro!

In termini monetari, i costi per l’uscita dell’Italia dall’euro ammontano attualmente a 358,6 miliardi di euro, che non sono altro che i debiti vantati dalle banche commerciali e dalle banche centrali di ciascuno dei 19 stati membri dell’Eurozona verso il resto dell’area.

Chiaramente ad oggi, e probabilmente anche in futuro, l’Italia non ha in ogni caso alcuna intenzione di uscire dall’euro. Così come ad oggi non sembrano esserci i presupposti per chiamare i cittadini ad esprimersi con un referendum sull’euro in stile brexit così come è successo nel Regno Unito.

In molti, riguardo alla risposta fornita dalla Bce, ritengono che l’euro in teoria non sia più irreversibile come dichiarato in passato proprio dallo stesso Mario Draghi. Ma in realtà nulla cambia visto che di certo l’Italia non è disposta a pagare 358,6 miliardi di euro per uscire dall’euro e per tornare alla lira con conseguenze a dir poco imprevedibili per il sistema Paese.