Trasferimento conto corrente bancario, ecco quando scattano gli indennizzi

Tredicesima 2018 per 34 milioni di italiani, 11 miliardi sotto il materasso
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Sono 12 i giorni lavorativi a disposizione di una banca nell’eseguire la richiesta di un cliente che ha deciso di trasferire il proprio conto corrente. A ricordarlo, attraverso il proprio sito Internet, è l’Associazione Altroconsumo nel precisare in merito come, in caso di ritardi nel completare l’operazione, a favore del cliente scatti un indennizzo per ogni giorno successivo al dodicesimo lavorativo.

Portabilità conto corrente, Altroconsumo rileva ancora tante scorrettezze

Altroconsumo precisa che i 12 giorni lavorativi scattano in corrispondenza del giorno in cui si firma, presso la nuova banca, il modulo di autorizzazione per l’avvio della portabilità del corrente bancario.

Ma l’Associazione purtroppo rileva ancora tante scorrettezze nonostante le nuove regole siano entrate in vigore già da parecchi mesi, e precisamente dal 14 giugno del 2017.

Indennizzo per trasferimento conto, rimborso fisso più quota variabile

L’indennizzo è misto, ovverosia fisso e variabile come segue: la cifra fissa per ritardo da portabilità conto è pari a 40 euro, più una parte variabile che è funzione della giacenza sul conto corrente, dei giorni di ritardo per il completamento della portabilità, e del vigente tasso massimo ai fini dell’usura.

Se ad esempio la portabilità è avvenuta in ritardo, ed il correntista non ha ricevuto l’indennizzo, allora occorre inviare alla vecchia banca un reclamo a fronte della risposta che dovrà essere acquisita dall’ex cliente entro 30 giorni. In caso di mancata risposta, o di risposta insoddisfacente, si potrà procedere con la presentazione del ricorso all’Abf, l’Arbitro bancario e finanziario. Rispetto alla giustizia ordinaria, infatti, con il ricorso all’Abf la risoluzione delle controversie è veloce ed a basso costo.