Trading online, è allarme in Italia per l’eccessiva dipendenza: cosa fare

La Consob ha lanciato l’allarme sulle piattaforme di trading online, ecco la stima degli italiani che investono online e i rischi.

Esiste una vera e propria dipendenza da trading online ? Stando a quanto emerge da alcuni dati diffusi in rete sembra proprio di si. Sembra che stiano diventando davvero sempre più numerosi gli italiani che di giorno (e anche di notte) passano ore interminabili davanti al pc aspettando il momento più opportuno per aprire una posizione sulle piattaforme di trading on line e lucrare sui movimenti al rialzo e al ribasso dei titoli, delle valute o delle materie prime.

I più bravi hanno accantonato l’idea di lavorare per passare il proprio tempo davanti al pc, dalle prime ore del mattino fino a notte fonda. I meno scaltri riescono pure a pagarsi una rata di mutuo, mentre i meno esperti rischiano di gettare al vento ingenti capitali. Farsi seguire da consulenti esperti è sempre il miglior consiglio che possiamo dare a quanti si avventurano in questo modo irto di ostacoli.

Sapersi orientare tra le piattaforme di trading, che negli ultimi tempi sono cresciute a dismisura di numero e di varietà di offerta non è semplice. Tante piattaforme esistenti in rete non sono trasparenti e non sono munite delle necessarie autorizzazioni, rappresentando un serio rischio per gli ingenui investitori dell’ultim’ora. Oggi, la giungla di piattaforme di trading online fa apparire questo mondo sempre più somigliante a quello dei casinò in rete. Le grafiche accattivanti e i bonus mirabolanti, troppo spesso, promettono guadagni facili incitando ad investire ingenti quantità di denaro.

La stessa Consob, qualche settimana fa, ha lanciato l’allarme evidenziando la presenza in rete di tantissimi operatori poco trasparenti: «In Italia- si legge nella circolare – si registra la presenza di numerosi soggetti abusivi, cioè sprovvisti di autorizzazione ad operare nel nostro paese, che offrono tali contratti tramite internet e che non sono sottoposti a vigilanza amministrativa da parte di alcuna Autorità».

In Italia si stima che i trader siano circa 500 mila (dati Kpmg) un intero universo fatto di singoli utenti che trascorrono le ore principali del giorno dietro un pc alla ricerca del movimento al rialzo o al ribasso foriero di denaro facile. Questo meccanismo, oltre a generare ansia, diventa un investimento di tipo compulsivo al pari degli stessi meccanismi psicologici che generano dipendenza dal gioco d’azzardo.

Non meno rischiose le piattaforme che offrono le cosiddette opzioni binarie, una sorta di scommessa online sui movimenti di titoli, azioni e valute. Una eccessiva propensione al rischio mista ad una scarsa cultura finanziaria portano, troppo spesso, incauti investitori a dilapidare grandi ricchezze. L’invito è sempre quello di rivolgersi a consulenti esperti per investire il vostro denaro e a non credere ai facili arricchimenti con un semplice click che stanno dissanguando tanti presunti investitori che in realtà non sono altro che dei giocatori compulsivi.