Titoli di Stato italiani, gli investitori esteri alleggeriscono le posizioni

Spread Btp-Bund 2019 torna sui massimi di metà gennaio
Spread Btp-Bund 2019 torna sui massimi di metà gennaio

Gli investitori esteri stanno alleggerendo le posizioni sui titoli di Stato italiani, in prevalenza sui BTP. La conferma in merito è arrivata dai dati della Banca d’Italia sullo scorso mese di agosto quando le vendite nette di obbligazioni, in accordo con quanto è stato riportato da Repubblica.it, si sono attestate a 17,9 miliardi di euro, di cui 17,4 miliardi di euro di titoli pubblici rappresentati in prevalenza proprio dai BTP.

Investitori esteri in fuga dal debito pubblico italiano

Dopo la tregua di luglio, quindi, nello scorso agosto è proseguita quella che in molti definiscono come una vera e propria fuga degli investitori esteri dal debito pubblico italiano. Con ogni probabilità gli operatori hanno scontato lo scenario relativo al possibile declassamento del rating dell’Italia da parte delle agenzie di rating.

Dalle analisi più pessimistiche emerge non solo che gli investitori sarebbero in fuga dai titoli di Stato italiani, ma che in tutto e per tutto stiano scaricando il nostro Paese che rischia di rimanere sempre di più isolato in vista peraltro dello stop al quantitative easing da parte della Banca centrale europea (BCE). Dopo il declassamento di ieri, a Baa3, da parte di Moody’s, il rating Italia è ad un solo gradino dalla ‘spazzatura’.

Fuga investitori esteri dall’Italia, saldo negativo per 42 miliardi da inizio anno

Dall’inizio del 2018, il saldo negativo, riguardante le posizioni detenute dagli investitori esteri su titoli italiani, è pari ad oltre 42 miliardi di euro considerando non solo i titoli di debito, includendo i titoli di stato, ma anche i fondi di investimento, le partecipazioni ed i titoli azionari. E di questi 42 miliardi, oltre la metà, 24 miliardi di euro per la precisione, sono capitali in uscita dai titoli di Stato italiani.