Tasse 2017-2018 università italiane in calo per gli studenti a basso reddito

Tasse 2017-2018 università italiane in calo per gli studenti a basso reddito
Tasse 2017-2018 università italiane in calo per gli studenti a basso reddito

Buone notizie, una volta tanto, in materia di tasse in Italia. Per l’anno accademico 2017-2018, infatti, le tasse universitarie rispetto al 2016 registrano un corposo calo che, tra l’altro, tende ad essere più elevato per gli studenti a basso reddito. A rilevarlo è stata la Federconsumatori in accordo con l’indagine annuale dell’Osservatorio Nazionale dell’Associazione che è giunta alla sua ottava edizione.

L’Associazione dei Consumatori ha rilevato il calo delle tasse universitarie considerando cinque fasce ISEE e constatando come per quattro di queste gli studenti pagheranno meno per l’anno 2017-2018. L’unico andamento in controtendenza si registra infatti solo per la fascia ISEE più alta, la quinta, mentre il ribasso più corposo, pari ad una media di -35,65%, si registra per studenti che dichiarano un ISEE a 10 mila euro.

A livello territoriale, inoltre, per il nuovo anno accademico la Federconsumatori, rispetto al 2016-2017, ha rilevato un cambio di scenario in quanto ora sono le Università del Sud ad imporre agli studenti delle rette più alte. Considerando la fascia ISEE più bassa, infatti, le Università del Sud chiedono rette superiori in media del 15,04% rispetto al Nord Italia, e pari a +7,18% rispetto a quella che è per le tasse universitarie, sempre in prima fascia, la media nazionale.

Dall’indagine della Federconsumatori è emerso che, per la prima fascia di reddito, l’Università più cara è La Sapienza di Roma con tasse pari a 582,50 euro per le facoltà scientifiche, ed a 555,50 euro per le facoltà umanistiche. A seguire tra le più care ci sono inoltre l’Università di Bari e l’Università Federico II di Napoli con un importo delle tasse pari, rispettivamente, a 414 euro ed a 411 euro.