Tagli agli stipendi dei parlamentari, sarà accettato?

costi politica

Si fa tanto parlare del taglio dei costi della politica, lo stesso provvedimento governativo che sarà oggetto di referendum il 4 dicembre prossimo, negli intenti del Governo, oltre a semplificare la vita politica del nostro Paese, dovrebbe ridurre, si ritiene, di circa 50 milioni di Euro il costo della politica.

Un provvedimento targato cinque stelle propone di tagliare gli stipendi dei parlamentari del 50%, così è stato licenziato dall’apposita Commissione parlamentare ed è approvato alla discussione parlamentare.

Il Premier, da parte sua propone di legare gli emolumenti dei parlamentari alla presenza. Entrambe le proposte sono valide, entrambe puntano ad un contenimento dei costi e al miglioramento dell’attività dei parlamentari.

Ora sta alla maggioranza concretizzare un provvedimento che va nella stessa direzione tendenziale dei provvedimenti governativi. Per la carità, vero che il dimezzamento degli stipendi parlamentari rappresenterebbe un risparmio di poco più di 3 milioni all’anno, non risolve il problema dello Stato ma ricordiamo che la dotazione per la sanità è stata tagliata di due milioni rispetto alle previsioni e che con tre milioni si possono realizzare molte cose a favore della cittadinanza, rispetto alle scuole, in ambito sociale eccetera.

C’è da domandarsi perché il Governo intenda respingere questo taglio rinviandolo in Commissione.