In particolari condizioni di difficoltà economica quale, ad esempio, la perdita di lavoro senza colpa, chi sta affrontando il pagamento di un mutuo per la prima casa può far richiesta di intervento del Fondo di solidarietà per la sospensione del pagamento delle rate. Non è detto che le richieste vengano accolte, non è automatico, occorre rientrare in determinati requisiti di legge e in ogni caso non essere in ritardo nei pagamenti, se non in tempi rientranti nell’ambito della tempistica di sospensione concedibile.
Per fare un esempio pratico, se la legge prevede un intervento di sostegno per la sospensione di sei mesi e il richiedente è in ritardo di quattro rate del mutuo, il massimo concedibile sarà di soli due mesi. In tre anni le richieste, al maggio di quest’anno, sono state 48.255 delle quali accolte 35.754, quindi sono state rigettate 12.501 richieste. Il valore delle sospensioni accettate ha superato la cifra complessiva di tre miliardi di Euro. Il nord è in testa alla classifica dei richiedenti con oltre 22mila richieste, percentualmente ben superiori a quelle del centro e del sud Italia.
