Shopping in Italia: i cinesi tornano a comprare nel nostro paese

I cinesi tornano a fare shopping nel nostro paese dopo un periodo di crisi nel quale hanno preferito acquistare altrove.

Il turismo cinese sembra aver riscoperto l’Italia dopo averla accantonata per alcuni anni. Prove ne sono i dati relativi allo shopping e che sono emersi dopo una analisi effettuata da Global Blue, società leader nelle ricerche sui servizi Tax Free Shopping. Dopo una flessione evidente, l’ultimo trimestre che va da dicembre a febbraio ha visto aumentare sensibilmente lo shopping Made in Italy dei turisti con gli occhi a mandorla.

Gli acquisti effettuati dai viaggiatori cinesi hanno fatto registrare un incremento del 4% rispetto alla media del trimestre corrispondente allo stesso periodo dell’anno scorso. Lo scontrino medio, secondo quanto rilevato da Global Blue sarebbe pari a 975 euro, un dato stabile rispetto al periodo 2015/2016. Un ritorno che rappresenta una boccata d’ossigeno per il commercio italiano, tenendo conto che gli acquisti cinesi rappresentano il 31% del settore tax free in Italia.

Sempre positivo il trend relativo ai turisti russi, che continuano a scegliere copiosamente il nostro Paese per fare acquisti. Si parla di un +37% con uno scontrino medio che è stimato in 662 euro, perfettamente in linea con la rilevazione dello scorso anno. Anche i turisti di Hong Kong (+11%) hanno mantenuto un trend in crescita cosi come gli Americani (+7%). L’incremento più elevato riguarda i turisti di Taiwan che hanno fatto registrare la variazione più alta rispetto al trimestre 2015/2016 con un eloquente +16%.

E’ il comparto Moda%Fashion a tirare di più

In evidente calo la spesa in Italia dei turisti giapponesi (-12%) e degli arabi (-12%). Va però precisato che lo scontrino medio per gli arabi si aggira attorno ai 1.030 euro, un dato davvero significativo. In generale chi acquista in Italia si rivolge soprattutto al nostro comparto Moda&Fashion che rimane la categoria merceologica più gettonata, seguita da Oro e Gioielli che ha fatto però registrare un deciso trend negativo sia per quanto concerne il volume di acquisti che lo scontrino medio.