Shell, tagliati 2200 posti di lavoro

epa05289314 (FILE) A file photo dated 18 September 1998 showing the Shell head office in Rotterdam. Shell suffered a loss of 58 per cent in the first quarter 2016 they reported on 04 May 2016, saying their earnings stood at 1.6 billion USD, compared with 3.7 billion USD in 2015, mainly attributed to low fuel prices. Shell, that acquired BG Group in February 2016, made it world's largest producer of liquefied natural gas. Shell kept unchanged their quarterly divident of 0.47 USD per ordinary share. EPA/JASPER JUINEN

Il colosso petrolifero Royal Dutch Shell taglierà 2200 posti di lavoro entro la fine dell’anno. La riduzione occupazionale sembra essere la conseguenza sia dell’acquisizione da parte della compagnia di BG Group, sia della riduzione della forza lavoro.

Il personale in uscita da Shell ammonta così ad un totale di 12500 effettivi, compresi tra il 2015 e il 2016.

Il vice presidente di Shell per il Regno Unito e l’Irlanda, Paul Goodfellow, ha parlato in una nota di una recessione – confermata anche dal calo del prezzo del petrolio al barile, mai così basso da decenni –  ormai protratta nel tempo, e di scelte di mercato che dovrebbero essere tese a rendere la compagnia petrolifera ancora più competitiva sul piano del mercato mondiale.