Salvataggio banche venete, Bankitalia nomina i commissari liquidatori

Salvataggio banche venete, Bankitalia nomina i commissari liquidatori
Salvataggio banche venete, Bankitalia nomina i commissari liquidatori

Nella giornata di ieri, domenica 25 giugno del 2017, a Palazzo Chigi si è riunito il Consiglio dei Ministri, sotto la presidenza del Presidente Paolo Gentiloni, per dare il via libera a disposizioni urgenti, a mezzo decreto legge, finalizzate al salvataggio delle banche venete, ovverosia di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca.

Con il Decreto Legge, in accordo con una nota emessa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Governo ha voluto ‘garantire la continuità del sostegno del credito alle famiglie e alle imprese del territorio’. Per il sostegno pubblico all’operazione di salvataggio dei due istituti di credito, il Governo italiano precisa altresì che le risorse necessarie sono state prelevate dal cosiddetto fondo ‘salvarisparmio’.

‘Chi parla di regalo fa cattiva propaganda’, ha intanto dichiarato il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, dopo l’approvazione del decreto legge. Il riferimento è legato al fatto che per l’acquisizione degli asset buoni di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca a farsi avanti è stato il Gruppo bancario Intesa Sanpaolo che metterà sul piatto 1 euro, ovverosia un prezzo simbolico. Dopo l’approvazione del Decreto Legge è arrivato il via libera pure da parte di Bankitalia che ha nominato i commissari liquidatori. Tra questi, in accordo con quanto è stato riportato da Repubblica.it, c’è Fabrizio Viola, ex amministratore delegato della Popolare di Vicenza.

In caso di modifiche apportate al Decreto Legge che è stato varato dal Governo, c’è una clausola che annulla gli impegni di acquisto per cui Intesa Sanpaolo potrà considerare nullo l’accordo per l’acquisizione delle due banche. A precisarlo con una nota è stato proprio il primo Gruppo bancario italiano per un’operazione che dovrebbe portare alla chiusura di circa 600 filiali e uscite volontarie per quasi 4 mila lavoratori.