Risultati Banca Monte dei Paschi al 30 giugno 2017, via libera dal CdA

Risultati Banca Monte dei Paschi al 30 giugno 2017, via libera dal CdA
Risultati Banca Monte dei Paschi al 30 giugno 2017, via libera dal CdA

Nella giornata di ieri, venerdì 11 agosto del 2017, il Consiglio di Amministrazione del Gruppo bancario MPS, Monte dei Paschi di Siena, ha approvato i risultati al 30 giugno del 2017 caratterizzati, tra l’altro, dal completamento del processo di ricapitalizzazione precauzionale. Proprio post ricapitalizzazione precauzionale, fa presente la Banca Monte dei Paschi con una nota, la posizione patrimoniale è solida in virtù di un CET1 transitional al 15,4%, e di un patrimonio netto a 11,3 miliardi di euro. Per quel che riguarda invece i depositi vincolati ed i conti correnti da clientela, la crescita nel secondo trimestre del corrente anno è stata di 3,8 miliardi di euro, e di 9,4 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2017.

Passando alla redditività, il secondo trimestre del 2017 è stato archiviato da Banca MPS con un risultato netto che è negativo per 3,1 miliardi di euro a causa principalmente dei 4 miliardi di euro circa di impatto legato alle rettifiche non ricorrenti. Trattasi, nello specifico, delle rettifiche non ricorrenti correlate all’operazione di cessione di crediti per 26 miliardi di euro circa, alle quali si aggiungono i -30 milioni di euro di svalutazione della partecipazione in Atlante.

Si è invece attestata a 523 milioni di euro la plusvalenza legata all’operazione di vendita del merchant acquiring, così come tra le voci che hanno portato al dato sul risultato netto di MPS, nel secondo trimestre del 2017, rientrano pure 530 milioni di euro per la parziale iscrizione in bilancio di attività fiscali differite che in precedenza non erano state iscritte a bilancio.

Il secondo trimestre del 2017 si chiude inoltre per il Gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena con una crescita delle commissioni nette pari all’1,1% che non ha comunque permesso di chiudere il periodo con un margine di interesse positivo. L’indicatore è infatti sceso del 2,5% a causa del calo dei tassi di interesse e della diminuzione dei volumi degli attivi fruttiferi.