Riscaldamento dei termosifoni, scoppia lo scandalo dei ripartitori di calore

Riscaldamento dei termosifoni, scoppia lo scandalo dei ripartitori di calore
Riscaldamento dei termosifoni, scoppia lo scandalo dei ripartitori di calore

Da un’inchiesta a cura de ‘Il Salvagente’, in Italia è scoppiato lo scandalo sul riscaldamento dei termosifoni, ed in particolare sui ripartitori di calore che, anche nei mesi estivi, avrebbero generato consumi fantasma poi addebitati ai cittadini. In accordo con quanto è stato riportato dalla Federconsumatori, i consumi di energia fantasma sarebbero collegati, ad esempio, al surriscaldamento causato all’esposizione degli impianti ai raggi solari, il che chiaramente è assurdo.

Riscaldamento termosifoni, Federconsumatori: ‘Procedere con il reset degli impianti’

Di conseguenza, l’Associazione dei Consumatori ha apertamente invitato non solo gli amministratori di condominio ad attivarsi per l’eventuale rimborso generato da questi consumi fantasma, ma anche a procedere sempre con il reset annuale degli impianti di riscaldamento nel momento in cui, nel periodo autunno-inverno, scatta la loro accensione.

A caldaia aperta, i condomini possono arrivare a pagare consumi inesistenti fino a ben il 5% del totale, ragion per cui la Federconsumatori raccomanda agli amministratori dei palazzi ed ai cittadini residenti di controllare con la massima attenzione i ripartitori di calore applicati sui termosifoni accertandosi, nello specifico, che la ditta che si occupa della manutenzione provveda correttamente ad azzerarli.

Ripartitori di calore, scattare una foto per evitare i consumi fantasma

Nel caso in cui la ditta specializzata non provveda all’azzeramento dei ripartitori di calore, allora per sicurezza è bene scattare una foto in modo tale che, al momento della riaccensione dell’impianto di riscaldamento, i valori non siano poi aumentati a causa dell’aggiunta di consumi inesistenti che poi saranno addebitati in bolletta.

Ed il tutto fermo restando che, ricorda altresì la Federconsumatorì, spetta proprio agli amministratori dei condomini l’obbligo di effettuare con cadenza annuale sui ripartitori di calore dei controlli che devono essere rigorosi e tassativi.