Risarcimento Poste Italiane, buone notizie per investitori Fondo Immobiliare IRS

Dividendo Poste Italiane, cedola 2019 in aumento del 5%
Dividendo Poste Italiane, cedola 2019 in aumento del 5%

Buone notizie per gli investitori che detengono quote del Fondo Immobiliare IRS. Il Gruppo Poste Italiane, con un comunicato ufficiale, ha infatti reso noto di voler tutelare volontariamente tutti i propri clienti, e per questo permetterà ad ogni risparmiatore di andare a recuperare l’intero capitale netto investito al tempo della sottoscrizione. Trattasi, nello specifico, della differenza tra quanto originariamente investito, ovverosia 2.500 euro per ogni quota del Fondo Immobiliare IRS, e la somma incassata con il ‘Valore Intermedio di Liquidazione’ del Fondo stesso includendo comunque i proventi ed i rimborsi anticipati che gli investitori hanno percepito durante la vita del Fondo stesso.

In accordo con quanto è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione del Gruppo Poste Italiane, nell’ambito della procedura di risarcimento è previsto il riconoscimento della differenza con accredito in conto corrente, a seguito della liquidazione delle quote, a favore di tutti coloro che hanno compiuto 80 anni alla data del 31 dicembre del 2016.

Per tutti gli altri clienti possessori delle quote del Fondo Immobiliare IRS, invece, Poste Italiane propone la stipula senza alcuna spesa di una Polizza Vita Ramo I che è stata appositamente ideata per versare le somme liquidate dal fondo. La polizza ha una durata pari a 5 anni e prevede che Poste Italiane aggiunga al prodotto un contributo integrativo al fine di andare a recuperare di tutto il capitale che originariamente è stato investito nel fondo IRS.

Il Gruppo Poste Italiane precisa inoltre che la procedura di risarcimento per gli investitori del Fondo Immobiliare IRS partirà nel mese di aprile del 2017 dopo che, da parte della Società di Gestione del Risparmio (Sgr), sarà effettuato il rimborso intermedio di liquidazione del Fondo. Nel frattempo il Gruppo Poste Italiane informa che l’iniziativa è stata già illustrata alle Associazioni dei Consumatori che sono riconosciute dal Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU).