Rimborso luce Enel per blackout neve: importo massimo e costi per la collettività

Rimborso luce Enel per blackout neve, importo massimo e costi per la collettività
Rimborso luce Enel per blackout neve, importo massimo e costi per la collettività

Nei giorni scorsi, e molte anche in questo momento, migliaia di famiglie delle Regioni Marche ed Abruzzo sono rimaste senza corrente elettrica a causa delle abbondanti nevicate. In caso di blackout sono previsti in automatico rimborsi per i cittadini che pur tuttavia, per ciascuna utenza, non superano i 300 euro. A metterlo in evidenza è il Codacons che bolla come risibili gli importi dei rimborsi considerando che, specie in Abruzzo, tante famiglie in zone isolate sono rimaste senza energia elettrica per più di una settimana. Ma oltre al danno potrebbe arrivare la beffa!

Il Codacons, che sul caso ha reso noto di voler presentare un esposto alla Corte dei Conti, rivela infatti che le aziende elettriche a favore dei clienti potrebbero anche non sborsare nemmeno un euro in quanto ad entrare in gioco potrebbe essere il ‘Fondo per eventi eccezionali’. Ed in tal caso a rimborsare i cittadini, che sono rimasti senza luce, sarebbe l’intera collettività.

Carlo Rienzi, presidente del Codacons, mette in evidenza come in caso di indennizzi attraverso il Fondo per eventi eccezionali si arriverebbe ad una situazione paradossale, ovverosia a quella per cui sarebbero i cittadini a pagare per una rete elettrica che è inadatta e con scarsa manutenzione.

Di conseguenza, al fine di tutelare le famiglie di Abruzzo e Marche che sono rimaste al buio in questi giorni, il Codacons, oltre a presentare l’esposto alla Corte dei Conti, si appella al Presidente del Consiglio Gentiloni affinché si intervenga in modo tale che siano ‘Enel e i gestori elettrici a risarcire senza oneri per la collettività’. Nello stesso tempo, con un comunicato l’Associazione dei Consumatori e degli Utenti ha reso noto che sta studiando la fattibilità di una class action, ovverosia di una azione collettiva risarcitoria, nel caso in cui ‘non si giunga a soluzioni che rispettino i diritti degli utenti’.