Rimborsi fatturazione telefonia a 28 giorni, lunga attesa fino ad ottobre

Rimborso fatture a 28 giorni, tutto deciso per le offerte di telefonia fissa
Rimborso fatture a 28 giorni, tutto deciso per le offerte di telefonia fissa

I rimborsi legati alla fatturazione a 28 giorni, per i servizi di telefonia fissa e per le cosiddette offerte convergenti, sono sostanzialmente congelati. In accordo con quanto riporta l’Associazione dei Consumatori Adoc, infatti, il Tar ha sospeso i rimborsi, previsti per il prossimo mese di aprile, nell’attesa che al riguardo, con l’udienza di merito, si arrivi ad una decisione definitiva che è fissata per il 31 ottobre del 2018.

Mercato telefonia tra scarsa concorrenza ed aumenti tariffari camuffati

Sulle scelte commerciali degli operatori di telefonia, secondo l’Adoc il mercato è caratterizzato non solo da scarsa trasparenza, e dall’assenza di concorrenza, ma è anche all’insegna degli aumenti camuffati.

Con la conseguenza che il ritorno alla fatturazione mensile non mette in ogni caso l’utenza al riparo dai rincari. E questo anche perché, mette altresì in risalto l’Associazione dei Consumatori con una nota, sulle variazioni unilaterali dei contratti da parte dei gestori di servizi di telecomunicazioni servirebbero norme non solo più chiare, ma anche più stringenti.

Cosa cambia con il ritorno alla fatturazione mensile?

Stando a quanto rilevato dall’Adoc, con il ritorno alla fatturazione da 28 giorni a mensile gli operatori Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre andranno a rimodulare le tariffe mantenendo il rincaro dell’8,6%, mentre con il cambio di periodicità l’Associazione dei Consumatori non ha rilevato aumenti dei prezzi per gli operatori Poste Mobile, Tiscali e Kena Mobile.

Al fine di ricevere assistenza e chiarimenti, l’Associazione dei Consumatori, attraverso le proprie sedi Adoc, è a disposizione dei consumatori sulla questione anche per segnalare ogni eventuale anomalia legata proprio al cambio di fatturazione dei servizi.