Rata mutuo casa e tasso di interesse, tendenza ancora in discesa per il credito ipotecario

Mutuo meno caro, in Italia i tassi tra i più convenienti al mondo
Mutuo meno caro, in Italia i tassi tra i più convenienti al mondo

Nel 2016 c’è stata una forte crescita delle compravendite di abitazioni facendo ricorso al mutuo ipotecario. In particolare, stando al Rapporto immobiliare 2017 settore residenziale, che è stato pubblicato dall’OMI – Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, l’anno scorso la crescita su scala nazionale è stata del 27,3% rispetto al 2015. A guidare la crescita del controvalore erogato per i mutui casa è stata ancora una volta la tendenza in discesa del tasso di interesse che, a parità di durata, ha portato anche ad una diminuzione dell’importo delle rate mensili da pagare.

Nel dettaglio, i tassi di interesse medi applicati sui mutui, considerando la prima rata, si sono attestati nel 2016 al 2,31% con un calo di quasi mezzo punto, 0,44 punti percentuali per l’esattezza, rispetto ai tassi di interesse medi applicati dal sistema bancario sul credito ipotecario nel 2015. Su base territoriale, nel 2016 i tassi di interesse medi sui mutui sono stati più bassi sul credito ipotecario erogato ai residenti nel Nord Italia (2,18%) rispetto al Centro (2,46%) ed al Sud (2,56%) in accordo con quanto riportato da FiscoOggi, il Quotidiano telematico dell’Agenzia delle Entrate.

Di riflesso, ai tassi di interesse in discesa nel 2016 è corrisposta pure una discesa della rata media mensile da pagare per i mutui casa che si attesta a 570 euro dai 591 euro del 2015 con un calo anno su anno pari al 3,8%. Inoltre, su base territoriale, per effetto di una discesa più ampia dei tassi di interesse registrata nel Sud Italia, nelle Regioni del Mezzogiorno la rata media mensile dei mutui è scesa del 7% circa attestandosi a 500 euro.

Per quel che riguarda invece l’importo medio di mutuo che è stato richiesto per acquistare casa, questo nel 2016 si è attestato a 120 mila euro circa ad abitazione con un media più bassa, a 112 mila euro, nei comuni non capoluoghi, e più alta, a 132 mila euro medi ad abitazione, nei capoluoghi.