Per sposarsi nel 2017 possono servire fino ad oltre 60 mila euro, per la precisione fino a 61.258 euro in accordo con un’elaborazione della Federconsumatori che, sul capitolo di spesa relativo al matrimonio, sottolinea anche come per risparmiare si stiano sempre di più affermando i nuovo trend per dire sì, dalle ispirazioni etniche e passando per l’urban style.
L’Associazione dei Consumatori ha preso a riferimento un matrimonio-tipo con 100 invitati rilevando costi complessivi che, con un rialzo tra l’1,1% e l’1,5% rispetto allo scorso anno, possono variare da un minimo di 36.610,00 euro ad un massimo di 61.258,00 euro. La variabilità dei costi dipende chiaramente non solo dalla tipologia di festeggiamento scelto, ma anche dalla location dove si celebra il matrimonio e dalla sfarzosità dello stesso.
Il peso di ogni capitolo di spesa, in base al Rapporto della Federconsumatori sul giorno più bello della propria vita, è il seguente: il 51% per il pranzo/cena, per la location, per la musica e per la Siae; il 14% per il look degli sposi; l’11% per il viaggio di nozze; il 10% per foto e video; il 9% per altre spese ed il restante 5% per gli addobbi.
Per contenere le spese, come sopra accennato, si sfruttano le nuove tendenze, dal matrimonio green a quello urban style e passando per quello vintage e per quello etnico. Tra le mode low cost c’è anche il matrimonio 2×1, ovverosia condividere il proprio matrimonio con un’altra coppia di amici o di parenti che intende sposarsi al fine di arrivare quasi a dimezzare i costi. Con il matrimonio 2×1, infatti, secondo la Federconsumatori il risparmio può arrivare anche fino al 42%.
