Quando il tuo Lavoro è Viaggiare

lavorare viaggiando nel mondo

All’età di 27 anni, Cassie De Pecol, una ragazza americana nata nel Connecticut, sta per battere quello che è un nuovo record: visitare 196 paesi in un periodo di circa 500 giorni. Ad avere un pensiero simile non è certo la prima persona al mondo: già il blogger norvegese Henrik Jeppesen e l’americano Yili Liu avevano avuto l’identica idea di visitare tutti i 196 paesi della Terra nel più breve tempo possibile. Decisa a battere ogni record, e ad essere inoltre la prima donna a farlo, Cassie De Pecol è partita nel mese di luglio del 2015 dal Connecticut scegliendo come prima tappa la Repubblica di Palau, per poi spostarsi successivamente verso Katmandu. L’obiettivo era quello di completare il tour intorno al mondo in un periodo di 3 anni e 3 mesi, ma ora sta per portare a termine il suo progetto con tempistiche molto inferiori. L’intero progetto si è trasformato in un lavoro vero e proprio perché lungo la strada la donna ha trovato sponsor che si son proposti di sostenere l’aspetto economico della sua impresa.

Cassie, il cui intento è quello di entrare nel Guinnes dei Primati per avere svolto il giro del mondo con la massima rapidità, afferma di rimanere un periodo di non più di 5 giorni in ogni paese, prima di ripartire, diretta verso la tappa successiva. La ragazza viaggia in solitaria con l’appoggio dell’Internetional Institute For Peace Through Tourism, e riesce a muoversi agevolmente grazie ad una serie di sponsor e alla raccolta fondi effettuata tramite il suo sito Expedition 196, dove ogni giorno racconta le sue avventure e pubblica le foto che documentano il viaggio. Per realizzare quello che è sempre stato il suo sogno, poter vedere il mondo, Cassie ha già speso oltre 180 mila euro tra i biglietti aerei e i diversi costi che deve affrontare.

Fin da giovanissima, la ragazza ha sempre avuto una grande passione per il turismo sostenibile, e il desiderio di viaggiare per rendere il mondo un luogo migliore in cui vivere. Oggi, nel corso del suo progetto, con il sostegno di Adventurers and Scientists for Conservation, si è impegnata a raccogliere in ogni paese alcuni campioni di acqua da fare analizzare. Quando arriva in un luogo dove l’ecosostenibilità non è ancora nota, Cassie cerca di prolungare la sua sosta di qualche giorno per incontrare gli studenti, organizzare lezioni e seminari e promuovere uno stile di vita orientato verso la tutela dell’ambiente. Il suo ideale è quello di un mondo semplice e armonioso, dove la pace e l’uguaglianza possano dominare l’umanità: come donna, ha spesso occasione di vivere situazioni di disparità, e di dover subire trattamenti che probabilmente ad un uomo non sarebbero riservati. Nel suo viaggio ama soprattutto avvicinarsi alle persone, capire e conoscere culture e religioni diverse, raggiungere luoghi particolari, al di fuori dagli itinerari turistici, compiere lunghi tratti in autobus, a stretto contatto con gli altri.

Come ci conferma il portale Visitare.PRO, Cassie non è una turista, è un’esploratrice, una triatleta allenata ad affrontare ogni situazione, che durante la sua avventura ha vissuto ogni sorta di esperienza, negativa e positiva, che ama raccontare attraverso i social e che ha recentemente rivelato all’Indipendent. Dall’atmosfera minacciosa dei militari della Corea del Nord, che odiano a morte gli americani, alla bevanda “stupefacente” offertale dagli abitanti della Melanesia, dall’ospitalità spontanea e disinteressata di Cuba alla Somalia, dove gli stranieri possono muoversi solo accompagnati da una scorta di militari armati, dalle strade del Perù, dove è facile incorrere nei ladri ad ogni passo, alla spensieratezza dell’Australia, dove può accadere di ballare, ubriacarsi, e poi tornare in ufficio.

Un viaggio fantastico, quello di Cassie, davvero degno di un romanzo, e un sogno che ha saputo trasformare in un’esperienza di vita, animata da un desiderio che somiglia forse più ad un’utopia. Il 197 mo paese, a celebrare il suo ideale di armonia e di uguaglianza, sarà la Palestina. Per adesso vi lasciamo al suo canale Instagram sul quale la giovane sta documentando le proprie esplorazioni.