Prezzo Petrolio gennaio 2017: quotazioni e news dalla Libia alla Russia

Prezzo Petrolio gennaio 2017, quotazioni e news dalla Libia alla Russia
Prezzo Petrolio gennaio 2017, quotazioni e news dalla Libia alla Russia

Prosegue la fase di trading range per i prezzi del petrolio con il Brent ed il WTI che, rispettivamente, presentano attualmente una quotazione attorno ai $ 55 e $ 53 al barile. Dopo l’ascesa delle ultime settimane, susseguente all’accordo Opec per il taglio alla produzione, l’atteso assalto alla soglia dei $ 60 al barile non c’è stato.

Prezzi petrolio, la posizione della Russia

Intanto, rispetto ai prezzi attuali, la Russia nel breve termine non prevede grossi scostamenti per quel che riguarda il prezzo del petrolio. A dichiararlo ai giornalisti, in accordo con quanto riportato da Sputniknews.com, è stato Arkady Dvorkovich che è il vice premier russo. In particolare, il vice premier russo ritiene che in questo momento i prezzi del petrolio abbiano trovato il loro equilibrio considerando che da un lato la domanda è in crescita, e dall’altro con le quotazioni attuali l’estrazione petrolio di scisto in alcuni giacimenti risulta essere profittevole.

Durante l’anno, inoltre, il prezzo del petrolio, con possibili discese, potrebbe essere influenzato dall’aumento effettivo della produzione in Nigeria ed in Libia, Paesi dove in ogni caso l’Opec, fissando dei tetti, avrebbe delle difficoltà poi nel farli rispettare a causa delle tensioni geopolitiche.

Compagnia petrolifera Saudi Aramco punta sulle rinnovabili

Nel medio e nel lungo termine, inoltre, i prezzi del petrolio saranno influenzati anche dalle strategie dei colossi del settore. Per esempio Saudi Aramco, che è la compagnia nazionale saudita di idrocarburi, e che possiede la quasi totalità delle risorse di idrocarburi del regno, vuole puntare sulle rinnovabili mettendo sul piatto 5 miliardi di dollari da investire in imprese che operano nel settori green. A riportarlo è l’agenzia di stampa Ansa citando le indiscrezioni riportate in merito da Bloomberg. In questo modo Saudi Aramco, che è di gran lunga la prima compagnia petrolifera mondiale, punterebbe a diversificare il proprio business rispetto alla sola produzione di oro nero.