Prestiti personali e finalizzati, tendenza ottobre 2017 a due velocità

Prestiti personali e finalizzati, tendenza ottobre 2017 a due velocità
Prestiti personali e finalizzati, tendenza ottobre 2017 a due velocità

Per le richieste di prestito, nel mese di ottobre del 2017, c’è stato un andamento a due velocità caratterizzato, in particolare, dalla crescita dei prestiti personali e dalla contrazione anno su anno di quelli finalizzati. Ne dà notizia il Crif nel precisare che complessivamente, dopo otto mesi di crescita che è stata ininterrotta, ad ottobre 2017 le richieste di prestito da parte degli italiani sono scese del 2,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

E questo perché, come sopra accennato, i prestiti personali sono cresciuti del 2,8% mentre per quelli finalizzati c’è stata una discesa del 6,3%. Sebbene per le richieste di prestiti finalizzati ci sia stata una discesa, il Crif sottolinea come in ogni caso ci sia stato nello scorso mese di ottobre un aumento dei finanziamenti auto pari all’8,7%. Positiva è invece la dinamica degli importi medi visto che ad ottobre 2017, per i prestiti personali più quelli finalizzati, si è arrivati a 9.283 euro con un incremento anno su anno pari all’11,1%.

Il Crif mette tra l’altro in evidenza come la dinamica ascendente degli importi medi richiesti per i prestiti si stia avvicinando al record degli ultimi sei anni che, con 9.361 euro, è stato toccato nel mese di febbraio del corrente anno. Considerando i dati disaggregati, l’importo medio per i prestiti finalizzati, a 6.358 euro, è cresciuto del 19,5% rispetto al mese di ottobre del 2016, mentre per i prestiti personali si registra un +3,2% 13.075 euro.

Il 45,9% dei prestiti richiesti presenta ad ottobre 2017 un importo che è inferiore alla soglia dei 5 mila euro in virtù del fatto che l’accesso al credito nella maggioranza dei casi è finalizzato all’acquisto di beni e servizi che sono caratterizzati da un controvalore più contenuto. Il 20,1% delle richieste è tra i 10 mila ed i 20 mila euro, e poi il 22,5% tra 20 mila e 35 mila euro, il 9,2% tra 35 mila e 75 mila euro, e solo il 2,1% oltre i 75 mila euro.