Poste Italiane: Banca del Mezzogiorno-Medio Credito Centrale ceduta a Invitalia, i dettagli

Poste Italiane, risultati primi nove mesi rispettano il Piano Strategico
Poste Italiane, risultati primi nove mesi rispettano il Piano Strategico

Nell’ambito di un valore complessivo dell’operazione pari a 390 milioni di euro, il Gruppo Poste Italiane, quotato in Borsa a Piazza Affari, ha ceduto l’intero pacchetto azionario detenuto nella Banca del Mezzogiorno-Medio Credito Centrale. La Banca è stata ceduta all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (Invitalia) a seguito delle delibere da parte dei due Consigli di Amministrazione. L’operazione di cessione sarà perfezionata nell’arco dei prossimi tre mesi essendo subordinata non solo all’approvazione da parte del MiSE, il Ministero dello Sviluppo Economico, ma anche della Banca d’Italia e della Bce, la Banca Centrale Europea, in accordo con quanto recita una nota emessa dal Gruppo Poste Italiane.

Poste Italiane, la cessione si qualifica come operazione tra parti correlate

Inoltre, essendo Poste Italiane ed Invitalia sottoposte al comune controllo da parte del Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’operazione di cessione si qualifica tra parti correlate. Il che significa che, ai sensi di legge e dei regolamenti applicabili, la cessione è stata approvata dal CdA di Poste Italiane dopo aver acquisito il parere da parte del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati costituito al suo interno.

Acquisizione Banca del Mezzogiorno-Medio Credito Centrale in linea con la mission di Invitalia

L’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa acquisisce così una Banca la cui mission risulta essere coerente con quella dell’acquirente. Banca del Mezzogiorno-Medio Credito Centrale, infatti, è nata con l’obiettivo di sostenere in prevalenza le Regioni italiane del Mezzogiorno attraverso erogazione di finanziamenti unitamente alla gestione di fondi di garanzia pubblici. Nel cedere la Banca, l’Amministratore delegato e Direttore generale di Poste Italiane, Francesco Caio, ha sottolineato come l’operazione sia in linea con gli obiettivi del Piano industriale che prevedono la focalizzazione su corrispondenza e logistica, pagamenti e servizi finanziari, risparmio e assicurazioni, ovverosia sulle tre principali aree di business del Gruppo.