Pensioni, Bundesbank lancia allarme al governo Merkel su età pensionabile

Pensioni, Bundesbank lancia allarme al governo Merkel su età pensionabile
Pensioni, Bundesbank lancia allarme al governo Merkel su età pensionabile

La Bundesbank, Banca centrale tedesca, ha lanciato l’allarme riguardo alle pensioni in Germania ed alla sostenibilità del sistema previdenziale. In pratica la Bundesbank ha chiesto al Governo della cancelliera Angela Merkel di andare ad innalzare l’età pensionabile, ovverosia di portare l’età di uscita dal lavoro a 69 anni rispetto agli obiettivi attuali che prevedono, entro l’anno 2030, l’innalzamento dell’età pensionabile dagli attuali 65 a 67 anni.

La richiesta che è stata formulata dalla Banca centrale tedesca al governo Merkel deriva dal fatto che, considerando anche la tendenza all’invecchiamento medio della popolazione, per effetto dell’aumento dell’aspettativa di vita, di questo passo l’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni, anziché a 69, non permetterà nei prossimi anni di pagare prestazioni pensionistiche pari almeno al 43% della retribuzione media percepita.

Rispetto a quelli attualmente programmati dal Governo della cancelliera Angela Merkel, altri interventi sull’età pensionabile, ed in particolare sul suo innalzamento, sono necessari secondo la Bundesbank stando a quanto emerge da un rapporto mensile che è stato pubblicato lunedì scorso. Il tempo comunque c’è per correre ai ripari in quanto, stando proprio alle previsioni ed alle proiezioni della Banca centrale tedesca, l’innalzamento dell’età pensionabile dagli attuali 65 a 69 anni sarà necessario, al fine di garantire equilibrio e sostenibilità al sistema previdenziale, entro l’anno 2060.