Nuovi voucher lavoro, Cgil in piazza a Roma per difendere la democrazia

Andare in pensione a 67 anni, Sindacati chiedono blocco automatismi
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Nel contestare la reintroduzione dei voucher, la Cgil oggi, sabato 17 giugno del 2017, è scesa in piazza a Roma con le lavoratrici e con i lavoratori provenienti da tutta italia. Il Sindacato sulla reintroduzione dei voucher parla in tutto e per tutto di uno schiaffo alla democrazia. E questo perché il Governo italiano prima ha abolito i voucher, rendendo inutile procedere con il referendum, e poi li ha sostanzialmente reintrodotti con altri nomi ed in altre forme. A Piazza San Giovanni, di conseguenza, oggi la Cgil ha ribadito che ‘La democrazia va difesa’.

Al tempo furono raccolte milioni di firme per chiedere l’abolizione dei voucher attraverso un referendum abrogativo, ma l’Esecutivo prima li ha aboliti, con la conseguenza che la consultazione referendaria non si è mai tenuta, e poi secondo la Cgil il Governo ha fatto rientrare i voucher dalla finestra dopo che questi sono usciti dalla porta. ‘Quando si violano le regole democratiche del Paese ci preoccupiamo, perché certi precedenti sono pericolosi’, ha non a caso dichiarato oggi dal palco a Roma la segretaria generale della CGIL Susanna Camusso.

‘Con tutto il rispetto, faremo presente al Presidente Mattarella che siamo di fronte a un’esplicita violazione della Costituzione’, ha aggiunto Susanna Camusso nel mettere in evidenza come la politica abbia ‘usato furbizie’, e come la battaglia da parte del Sindacato contro i voucher, e contro la loro reintroduzione, non finisca qui. La Cgil, dopo aver già raccolto oltre 150 mila firme, intende infatti ricorrere alla Corte. Ricordiamo al riguardo che i voucher sono tornati sotto i nuovi nomi di ‘Libretto di famiglia’ e di ‘Contratto di prestazione occasionale’.