Money transfer: multe milionarie a cinque società per uso illecito di dati personali

Money transfer, multa a cinque società per uso illecito di dati personali
Money transfer, multa a cinque società per uso illecito di dati personali

Il Garante privacy ha sanzionato, con multe per complessivi 11 milioni di euro, cinque società operanti nel settore del money transfer per uso illecito di dati personali. E questo dopo che, attraverso un’indagine della Procura di Roma, è emerso che le società, adottando la tecnica del frazionamento, al fine di mantenersi sotto la soglia prevista dalla normativa antiriciclaggio, effettuavano verso la Cina invii di somme di denaro indicando non i reali mittenti, ma quelli, con l’uso illecito dei dati personali, di più di mille persone del tutto inconsapevoli.

Money transfer: multa a cinque società per oltre 11 milioni di euro

Le cinque società multate sono una multinazionale, per 5,88 milioni di euro, ed altre quattro società a carico delle quali sono state inflitte multe per 1,59 milioni, 1,43 milioni, 1,26 milioni ed 850 mila euro per un controvalore complessivo che supera gli 11 milioni di euro.

Money transfer, somme di denaro inviate riconducibili ad imprenditori cinesi

Su delega della magistratura, recita una nota ufficiale che è stata emessa dal Garante Privacy, il Nucleo di polizia valutaria della Guardia di finanza ha accertato che la multinazionale operante nel settore dei servizi di money transfer, in concorso con le altre quattro società sanzionate, prima raccoglieva, e poi trasferiva in Cina, sfruttando in maniera illecita i dati di oltre mille persone, somme di denaro riconducibili ad imprenditori cinesi.

Le società in questo modo hanno assecondato il desiderio della clientela di impedire l’associazione tra i soldi inviati ed i reali mittenti. Le operazioni frazionate di money transfer, allo stesso destinatario, venivano poi effettuate a pochi secondi l’una dall’altra. Le società multate, precisa altresì il Garante Privacy, avranno ora 30 giorni di tempo, a partire dalla data di notifica dei provvedimenti, per pagare le sanzioni inflitte.