In Italia, per quel che riguarda il mercato immobiliare italiano, si registra attualmente una diminuzione dei tempi di vendita delle case, così come diminuiscono pure i margini di sconto applicati sulle compravendite rispetto al prezzo iniziale richiesto dal proprietario. Questa tendenza emerge, su dati del terzo trimestre del 2017, dall’ultimo sondaggio congiunturale che, proprio per il mercato delle abitazioni, è stato realizzato dall’Agenzia delle Entrate, dalla Banca d’Italia e da Tecnoborsa in accordo con quanto riportato dal Quotidiano telematico FiscoOggi.it.
I dati emersi dall’indagine di Agenzia delle Entrate, Tecnoborsa e Banca d’Italia, si basano su un campione di 1.463 agenzie immobiliari ai cui agenti sono state chieste non solo informazioni, ma anche opinioni sulle compravendite, sui prezzi delle abitazioni, sui contratti e sui canoni di affitto e su quelle che, a loro giudizio, sono le attese del mercato immobiliare italiano per il prossimo futuro.
Ebbene, il 71,9% degli agenti immobiliari, rispetto al 66,4% della precedente rilevazione, per le case segnala una stabilità dei prezzi, mentre solo il 20,9%, rispetto al precedente 23,8%, prevede invece un calo delle quotazioni degli immobili. Si riduce, come sopra accennato, pure lo sconto medio di vendita rispetto al prezzo iniziale proposto dal proprietario, dal 12,5% ad una media che nel terzo trimestre del 2017 si è attestata al 10,2%.
La riduzione dello sconto sui prezzi di vendita delle case, in base all’indagine congiunturale, è stata rilevata su tutto il territorio nazionale ma è stata più marcata nelle regioni del Centro Italia. Per l’acquisto della casa, inoltre, il finanziamento ipotecario rappresenta la soluzione prevalente per gli acquirenti. Circa 8 case su 10, infatti, in Italia si comprano chiedendo in banca un mutuo.
