Marca da bollo online, rivoluzione digitale per i documenti rilasciati dalle PA

Marca da bollo online, rivoluzione digitale per i documenti rilasciati dalle PA
Marca da bollo online, rivoluzione digitale per i documenti rilasciati dalle PA

Grazie al servizio che è chiamato ‘@e.bollo’, scatta ufficialmente la rivoluzione digitale per i documenti che vengono rilasciati dalle PA in quanto la marca da bollo può essere pagata online e quindi in forma dematerializzata. Il pagamento online della marca da bollo, per i documenti rilasciati dalle pubbliche amministrazioni, può avvenire utilizzando i servizi del sistema pagoPA non solo con le carte di credito, con le carte di debito e con quelle prepagate, ma anche con l’addebito in conto in accordo con quanto è stato riportato da FiscoOggi.it, il Quotidiano telematico dell’Agenzia delle entrate.

Attualmente il servizio ‘@e.bollo‘, in sperimentazione, è attivo in due Comuni della Regione Veneto, quelli di Treviso e di Vicenza, ed in cinque Comuni della Regione Lombardia, quelli di Rho, Legnano, Voghera, Pavia e Monza. Ma l’obiettivo è prima quello di estendere @e.bollo ai 750 comuni che sono accreditati al servizio pagoPA, e poi quello di andare a coinvolgere progressivamente anche altre amministrazioni.

Per il versamento con moneta elettronica dell’importo dovuto per la marca da bollo online l’utente può scegliere il prestatore di servizi di pagamento presso il quale effettuarlo tra quelli che hanno già aderito al sistema pagoPA. Al riguardo l’Agenzia delle Entrate fa presente che il primo prestatore di servizi di pagamento (Psp) che ha aperto i propri canali telematici al versamento digitale dell’imposta di bollo sulle richieste presentate alle pubbliche amministrazioni, e sugli atti che da queste vengono rilasciati in formato elettronico, è rappresentato dall’Istituto di pagamento del sistema camerale.

L’introduzione della marca da bollo online per i documenti rilasciati dalle PA poggia su un provvedimento del 19 settembre 2014 del direttore dell’Agenzia delle Entrate, e sull’adesione alla ‘Convenzione per adesione con i prestatori di servizi di pagamento per il servizio @e.bollo’ che l’Amministrazione finanziaria dello Stato ha poi sottoscritto il 30 dicembre del 2015.