Le polizze vita garantiscono davvero sempre almeno il capitale? Lo stesso FMI ha forti dubbi

Finora le polizze vita hanno rappresentato un modo abbastanza sicuro e conveniente per investire un capitale e contare su un rendimento che difficilmente si avrebbe con altri strumenti finanziari. Le compagnie assicurative continuano a fare della garanzia del capitale il loro cavallo di battaglia, fortemente attrattivo in una situazione in cui le garanzie sono piuttosto incerte. Una recente analisi del Fondo Monetario Internazionale ha posto l’accento sulla possibilità di insolvenza delle assicurazioni in caso di shock finanziario. Cosa succede?

L’ipotesi è che, poiché le assicurazioni investono i soldi derivanti dalla raccolta sulle polizze vita su diversi asset, in questa situazione in cui il costo del denaro è azzerato, per poter promettere ai clienti un rendimento, ancora più per polizze datate che prevedono una garanzia di rendimento del 2 o anche del 4%, devono investire su asset rischiosi. Nel caso in cui vi sia uno shock finanziario, una caduta dei titoli su cui le assicurazioni investono i soldi dei propri clienti, come potrebbero garantire la restituzione dei capitali?

L’unica soluzione potrebbe essere rappresentata da un accantonamento delle somme minime ma questo vorrebbe dire distogliere capitali dall’investimento e non avere a loro volta rendimenti sufficienti alle proprie necessità. Giusto continuare a investire sulle polizze vita ma con la consapevolezza che la garanzia annunciata del capitale, in realtà, potrebbe non essere affatto.