L’attentato di Manchester non spaventa i mercati: le borse asiatiche in leggero calo

attentato di Manchester

I timori per il crollo delle borse dopo l’attentato di Manchester sono stati fugati dopo i cali contenuti delle borse asiatiche.

L’attentato di Manchester non ha avuto grandi ripercussioni sui mercati. L’indice Nikkei ha chiuso nella prima mattinata di oggi con un calo contenuto dello 0.33%, mentre alle ore 8,30 la borsa di Hong Honk ha fatto registrare un timido +0,15%. Molto più nette le perdite per la Borsa di Shangai che cede lo 0,42%. A differenza di altri eventi terroristici che hanno avuto forti ripercussioni sulle contrattazioni, l’attentato di Manchester non ha scosso le borse asiatiche.

In netta perdita il dollaro che prosegue il proprio trend negativo anche a causa delle incertezze legate alle politiche di Trump e ai recenti guai legati al Russiagate che sta scuotendo la Casa Bianca. Nella notte, l’indice Wsj Dollar ha ceduto un ulteriore 0,1%. Gli investitori sono guardinghi anche perchè attendono segnali a proposito della riforma fiscale voluta da Trump che rischia di non essere approvata.

Chi ne ha tratto vantaggio è stato sicuramente l’euro, che ha toccato quota 1,125 dollari, il più alto livello intraday mai raggiunto dal 9 novembre 2016. Bene il petrolio con il titolo Wti che vola a +0,95% toccando quota 50,81 dollari al barile anche perchè gli investitori sono fiduciosi nel fatto che l’Opec, nel prossimo vertice che si terrà giovedi, deciderà di prolungare per altri nove mesi il tetto imposto per la produzione del petrolio greggio.

Sulle contrattazioni di oggi potrebbe pesare, e non poco, il mancato accordo nella notte di ieri per quanto concerne l’alleggerimento del debito greco nonostante Atene abbia già approvato le riforme volute dai creditori. Il mancato accordo non pregiudicherà l’erogazione della prossima tranche di aiuti finanziari già previsti nella ‘road map’ che dovrà evitare il fallimento del sistema bancario greco.