Inps e assenza per malattia: ecco il giro di vite che riguarda medici e dipendenti

Inps

L’Inps non tollererà più i mancati invii dei certificati per assenze per malattia e rientri anticipati senza rettifica dei certificati.

Da adesso l‘Inps fa sul serio in merito alle assenze per malattia dei lavoratori . Se in passato l’ente previdenziale ha adottato una politica di ‘manica larga’ adesso il giro di vite è assicurato dalla circolare numero 79 del 2 maggio nella quale si chiarisce che non verrà più tollerata l’inosservanza della normativa vigente in special modo per quanto concerne il ‘periodo di prognosi’ riportato nel certificato medico che attesta la temporanea incapacità lavorativa.

Nel mirino anche i medici che non potranno più addurre come scusa la dimenticanza per giustificare il mancato invio entro i tempi previsti dalla legge del certificato medico. Il medico negligente rischia la segnalazione all’Asl e perfino la perdita del posto di lavoro. Sanzioni salate anche per i lavoratori che rientrano anticipatamente al lavoro non presentando un nuovo certificato medico. Verranno applicate in tal caso le stesse sanzioni già previste per coloro che non si fanno trovare al proprio domicilio nel corso della visita di controllo.

Le aziende non potranno autorizzare il lavoratore a riprendere anticipatamente il proprio lavoro perchè questa fattispecie configurerebbe una violazione delle norme sulla sicurezza. Solo in presenza di un certificato medico, le aziende potranno autorizzare il proprio dipendente a tornare sul posto di lavoro. Dovrà essere il lavoratore, in caso di guarigione anticipata, a richiedere la rettifica del certificato di malattia che dovrà essere redatta dal medico che ha rilasciato il certificato originario. L’Inps ha chiarito che in caso di inosservanza di tali norme, si procederà all’applicazione delle stesse sanzioni previste per le assenze ingiustificate. Un giro di vite da parte dell’Inps in materia di assenze per malattia che coinvolge, dunque, medici, datori di lavoro e dipendenti.