Filiera alimentare made in Italy, remunerazione da fame per il prodotto agricolo

Obbligo fattura elettronica per 500 mila aziende agricole
Obbligo fattura elettronica per 500 mila aziende agricole

Lungo la filiera dell’agroalimentare, ai produttori spettano praticamente solo le briciole. In concomitanza con il G7 agricolo di Bergamo, il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo ha infatti messo in evidenza come per ogni euro speso dai consumatori per comprare gli alimenti solo 15 centesimi, in media, vadano a finire nelle tasche dei produttori agricoli.

Il presidente dell’organizzazione degli agricoltori, di conseguenza, rivendica una più equa distribuzione del valore lungo la filiera visto che i prezzi, dal campo e fino alla tavola, aumentano di quasi sette volte. E questo avviene spesso, sempre secondo la Coldiretti, a causa di distorsioni e di speculazioni lungo la filiera dell’agroalimentare.

Ci sono poi casi eclatanti di moltiplicazione dei prezzi dal campo alla tavola come il grano tenero che al produttore viene pagato a 20 centesimi di euro al chilo, mentre poi un chilo di pane a scaffale viene venduto a 2,80 euro al chilo con un incremento di prezzo pari a quasi 15 volte.

Di conseguenza, per queste distorsioni e speculazioni il Presidente della Coldiretti parla senza mezzi termini di ‘un furto di valore aggiunto’, ma anche di ‘una ingiustizia da sanare’ visto che, ad esempio, un agricoltore per pagare un caffè al bar dovrebbe presentarsi con ben 5 chili di grano, con una dozzina di uova, oppure con 3 chili di riso o con 1,5 chili di mele.

Il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo chiede così ‘interventi per limitare lo strapotere contrattuale dei nuovi poteri forti dell’agroalimentare’ in quanto la situazione attuale ‘senza alcun beneficio per i consumatori, vede sottopagati i prodotti agricoli spesso al di sotto dei costi di produzione’.