Equitalia addio da luglio 2017, ecco cosa cambia per riscossione cartelle esattoriali

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Ancora poche ore per dire addio ad Equitalia. Da domani, sabato 1 luglio del 2017, Equitalia infatti cesserà di essere la società di riscossione per lasciare il posto all’Agenzia delle entrate-riscossione, la quale subentrerà in tutti i rapporti attivi e passivi. Da Equitalia all’Agenzia delle entrate-riscossione il cambio non è solo relativo al nome in quanto la nuova società di riscossione, appartenendo all’Agenzia delle Entrate, avrà qualche potere in più in accordo con quanto precisato dall’Associazione dei Consumatori Adiconsum che, attraverso il proprio sito, ha fornito tutta una serie di informazioni utili su cosa cambia per i cittadini che hanno cartelle esattoriali da pagare.

Con l’addio ad Equitalia a partire da domani i contribuenti potranno ricevere le cartelle esattoriali da parte di nuovi Enti di riscossione abilitati, mentre i Comuni potranno seguire tre strade: avvalersi per la riscossione della nuova Agenzia delle Entrate-riscossione, recuperare in proprio i tributi non pagati dai residenti, oppure affidare la riscossione a società di servizi private.

Nulla cambia per le procedure di riscossione coattiva di tasse, di imposte e di tributi non pagati, che restano le stesse applicate da Equitalia. L’Agenzia delle Entrate-riscossione subentra anche per quel che riguarda i ricorsi che da domani dovranno essere presentati alla nuova società dell’Amministrazione finanziaria dello Stato.

Il nuovo ente pubblico economico Agenzia delle Entrate-riscossione, così come previsto nello Statuto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, è vigilato dal Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, mente il presidente coincide con il direttore dell’Agenzia delle Entrate. Oltre al presidente, l’Agenzia delle Entrate-riscossione che, a differenza di Equitalia, non è una SpA ma come detto un ente pubblico economico, ha pure un comitato di gestione ed un collegio dei revisori dei conti.