Energia elettrica, la nuova legge metterà fine al mercato tutelato: i rischi per gli utenti

Servizi e forniture energia non richieste, multe Antitrust a tre imprese
Servizi e forniture energia non richieste, multe Antitrust a tre imprese

La fine del mercato tutelato dell’Energia elettrica sta già innescando una bagarre in Parlamento tra maggioranza e opposizione.

La liberalizzazione del mercato dell’energia dovrebbe essere ormai al passo decisivo grazie al disegno di Legge sulla concorrenza varato dal governo Gentiloni. L’esecutivo si appresta a chiedere la fiducia per ottenere l’approvazione dell’atteso provvedimento in cantiere da oltre due anni e mezzo. Ma cosa prevede il nuovo disegno di legge ?

Intanto si darà un’ulteriore spinta al mercato dell’energia (luce e gas) con una liberalizzazione che sarà totale a partire dal prossimo anno con annesso stop alla maggior tutela. Si dirà dunque addio al mercato con tariffe stabilite dall’Autorità per l’energia e non dai venditori. Questo dovrebbe determinare, ma il condizionale è d’obbligo, un calo del costo dell’energia che si ripercuoterà inevitabilmente sulla bolletta degli italiani. Ma il rischio che accada la cosa opposta è davvero reale poiché va sempre tenuto conto che il libero mercato fa si che il prezzo dell’energia venga stabilito dal produttore in regime di concorrenza con altri operatori del settore. Altre esperienze di liberalizzazioni selvagge si sono concretizzati in una falsa concorrenza con lievitazioni di prezzi concordati da tutti gli operatori e tanti saluti al principio di equilibrio tra domanda e offerta.

Uno scenario cupo per i consumatori italiani che viene paventato anche da Pier Luigi Bersani, ex leader del Pd, in una intervista concessa il 29 marzo al quotidiano ‘La Repubblica’. Bersani si è detto scettico sugli ambiti applicativi della legge sulla concorrenza temendo conseguenze nefaste per i piccoli consumatori e per i 20 milioni di utenti che al momento si affidano al servizio di ‘maggior tutela’. Levata di scudi anche da parte di alcuni senatori del M5S, Gianni Girotto e Gianluca Castaldi secondo i quali la liberalizzazione del mercato dell’energia comporterà un aggravio di costi per i piccoli consumatori, con l’incremento della spesa per la bolletta per famiglie e imprese. Si prelude una battaglia in Parlamento tra i sostenitori del libero mercato e i paladini del mercato tutelato.