Energia elettrica, Antitrust chiude due istruttorie su Enel e Sorgenia: accolti gli impegni

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A carico di Enel e di Sorgenia, l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato ha chiuso due istruttorie che erano state avviate alla fine dello scorso mese di settembre. I procedimenti, in particolare, erano stati avviati al fine di verificare se, nella zona di Brindisi, Enel e Sorgenia avessero adottato, nell’offerta a Terna, dei comportamenti abusivi attraverso l’applicazione di prezzi eccessivamente gravosi per quel che riguarda i servizi di dispacciamento che sono necessari a garantire l’esercizio in sicurezza della rete elettrica.

Le due istruttorie, da parte dell’Antitrust, sono state chiuse giovedì scorso, 4 maggio del 2017, con l’accettazione degli impegni che sono stati presentati da Enel. In particolare, aspettando i tempi finalizzati a mettere in atto il necessario sviluppo infrastrutturale della rete locale, gli impegni che sono stati presi da Enel permetteranno a Terna un importante contenimento dei costi nell’acquisto dei servizi di dispacciamento. In questo modo, fa altresì presente l’AGCM con una nota, per le famiglie e per le imprese il risparmio nell’arco di tre anni in bolletta sarà complessivamente pari a ben 507 milioni di euro.

Nel dettaglio, in base agli impegni presi ed accettati da parte dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, la società Enel per il triennio 2017-2019 si è auto-imposta un limite massimo di redditività per il proprio impianto di produzione di energia elettrica di Brindisi Sud. Gli impegni presi da Enel permetteranno a Terna di evitare sostanzialmente di acquistare i servizi di dispacciamento da altri operatori che sono presenti nell’area di Brindisi come Sorgenia, ed anche a prezzi eventualmente elevati. Con la conseguenza che l’Antitrust ha chiuso pure l’istruttoria a carico di Sorgenia ‘rilevando l’assenza dei presupposti di legge per intervenire nei suoi confronti’.