Economia italiana, vantaggi e svantaggi con il super euro

Tredicesima 2018 per 34 milioni di italiani, 11 miliardi sotto il materasso
Tredicesima 2018 per 34 milioni di italiani, 11 miliardi sotto il materasso

Attualmente 1 euro al cambio vale all’incirca 1,22 dollari, il che significa che il cross valutario si trova ai massimi degli ultimi tre anni. La stampa finanziaria, di conseguenza, parla della moneta unica come del super euro che all’economia del Vecchio Continente porta vantaggi ma anche svantaggi.

Effetti super euro dal turismo ai servizi bancari e passando per le esportazioni

In genere, infatti, avere una moneta forte non è un male, ma tale posizione di forza, se mantenuta nel lungo tempo, può innanzitutto penalizzare le imprese europee che conseguono una quota rilevante dei ricavi grazie alle esportazioni.

Il super euro è inoltre vantaggioso per il turista europeo che si reca in altri Paesi dove rispetto alla moneta unica la valuta locale ha perso valore deprezzandosi, mentre per quel che riguarda il settore bancario la forza dell’euro, a medio ed a lungo termine, a fronte di bassi tassi di interesse porta ad un inasprimento dei costi per i servizi a tutto discapito dei correntisti e degli investitori privati.

Euro forte, l’effetto a breve e medio termine sui prezzi al consumo e sull’occupazione

Con il persistere dell’euro forte, inoltre, il livello di crescita dei prezzi tende ad essere piatto creando nel breve termine un vantaggio per i consumatori, ma alla lunga può rivelarsi un boomerang in quanto, come peraltro messo in risalto di recente dalla Bce, può incidere negativamente sulla crescita economica e sull’occupazione.

Inoltre, per quel che riguarda il mercato azionario, l’euro forte non avvantaggia in genere Piazza Affari in quanto molte società quotate in Borsa a Milano sono specializzate in export, ovverosia ottengono un’ampia fetta di ricavi attraverso la vendita di beni e/o di servizi fuori dai confini nazionali ed europei.