Detrazioni fiscali Irpef start-up innovative, via libera Ue ai nuovi incentivi

Imprese innovative hi-tech, ecco come nascono a Milano
Imprese innovative hi-tech, ecco come nascono a Milano

Cambiano ufficialmente le agevolazioni fiscali previste per i soggetti che investono nelle start-up innovative. FiscoOggi.it, il Quotidiano telematico dell’Agenzia delle Entrate, ha infatti reso noto che le modifiche che sono state apportate, sulla disciplina per le imprese innovative ad alto valore tecnologico, con la legge di bilancio 2017, sono state approvate da parte della Commissione europea.

In questo modo le start-up innovative per chi investe diventano ancora più attraenti in quanto sono state modificate in meglio le agevolazioni fiscali in termini di durata, di misure e di importo massimo per quel che riguarda gli investimenti ammissibili. E questo perché gli incentivi fiscali per gli investimenti nelle start-up innovative sono ora fruibili, dalle persone fisiche ed anche dalle persone giuridiche, con la stessa aliquota.

Nel dettaglio, indipendentemente dalla tipologia di start-up innovativa beneficiaria, l’aliquota legata all’agevolazione fiscale aumenta attestandosi al 30% come segue: i soggetti Ires, ovverosia le persone giuridiche, possono avvalersi della deduzione dall’imponibile in ragione del 30% dell’investimento effettuato nella start-up innovativa a fronte di un tetto massimo pari a 1,8 milioni di euro; le persone fisiche, invece, possono portare in detrazione dall’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) il 30% dell’investimento effettuato con un tetto massimo fino ad 1 milione di euro.

La conferma che ora investire nelle start-up innovative è più vantaggioso arriva dal confronto delle aliquote visto che, prima del via libera alla nuova disciplina da parte dell’Unione europea, l’aliquota per la detrazione da parte delle persone fisiche era al 19% e poteva salire al 25% per alcune tipologie di imprese innovative. Allo stesso modo, rispetto all’aliquota al 30%, in precedenza per le persone giuridiche la deduzione fiscale ai fini Ires era possibile al 20% e poteva salire al 27% sempre per gli investimenti in alcune tipologie di imprese innovative, precisamente quelle a vocazione sociale e quelle che, nel settore dell’energia, commercializzano prodotti che sono esclusivamente ad alto valore tecnologico.