Crac Banca Etruria, dirigenti assolti: ci rimetteranno solo dipendenti e obbligazionisti

Banca Etruria

Ecco i recenti sviluppi sulle inchiesta per il crac Banca Etruria e le reciproche accuse tra dipendenti e investitori.

Chi ha pagato per il crac di Banca Etruria ? La domanda che si pongono gli italiani non può che ricevere una risposta tanto lapidaria quanto scontata: i dipendenti stessi della banca. Non sono da meno i risparmiatori dell’istituto di credito che hanno visto andare in fumo i propri risparmi mentre i dirigenti continuano a farla franca.

In primis, Pier Luigi Boschi, il padre del ministo Maria Elena, vicepresidente di Banca Etruria. Stando ad una indiscrezione pubblicata da ‘Il Giornale’ sarebbe iniziata adesso una vera guerra tra poveri che coinvolgerebbe i dipendenti (da una parte) e i risparmiatori (dall’altra). Le due fazioni si sono denunciate e controdenunciate a vicenda, mentre i funzionari responsabili del fallimento dell’istituto di credito sono rimasti impuniti. Se la sono cavata a buon mercato l’ex presidente Giuseppe Fornasari e l’ex dg Luca Bronchi, assolti dall’accusa di ostacolo alla vigilanza. La stessa sorte è toccata ad un altro dirigente David Canestri, anch’egli assolto da ogni addebito. I loro patrimoni sono rimasti intonsi in attesa della prima udienza preliminare per bancarotta fraudolenta che dovrebbe svolgersi il 22 giugno.

I lavoratori di Banca Etruria, secondo quanto dichiarato dai sindacati Cisl di Arezzo sarebbero stati sottoposti ad un ingiusto procedimento penale’. Sarebbero accusati dai risparmiatori di avere influito nella determinazione del profilo di rischio degli investitori. In pratica gli obbligazionisti non potendo accusare i dirigenti di Banca Etruria, hanno cercato nei dipendenti il capro espiatorio da attaccare giuridicamente per l’azzeramento dei propri investimenti, facendo loro causa. Secondo i legali dei dipendenti, gli obbligazionisti avrebbero ‘dichiarato il falso’ simulando dei reati inesistenti. Per questo motivo sono stati contro-denunciati per simulazione di reato e calunnia.