Nello scorso mese di dicembre del 2017 in Italia i costi annui dei conti correnti sono aumentati. A rilevarlo è l’ultima indagine che è stata condotta da SosTariffe.it, e da cui è emerso che, nell’aggiornare i dati di una precedente ricerca risalente al mese di ottobre del 2017, ora i conti correnti possono costare anche fino al 41% circa in più. Quello rilevato dal portale di comparazione, tra l’altro, è un trend negativo a carico dei correntisti bancari che era già in corso dall’inizio dello scorso anno.
Conti correnti in banca, i costi dal 2013 allo scorso mese di dicembre
Partendo dai dati del 2013, anno di prima rilevazione dei costi dei conti correnti da parte di SosTariffe.it, e confrontandoli con quelli di dicembre 2017, i rincari per i conti correnti bancari, come sopra accennato, arrivano fino al 41%, che si traducono in 43 euro circa in più su base annua.
Mentre solo ad ottobre 2017, ovverosia due mesi prima, nel confronto sempre con il 2013 i rincari massimi si attestavano al 35% circa con una maggiore spesa su base annua pari a 36 euro.
Conto corrente, quello online è ancora il meno caro
Sebbene i rincari sui conti correnti siano diffusi, gli aumenti più alti sono stati rilevati per il conto corrente tipo di una famiglia che lo utilizza in maniera mista, ovverosia con operatività tanto online quanto recandosi in filiale. Ma nello stesso tempo, con un costo pari a quasi 173 euro annui, è il conto corrente con operatività prevalente in filiale quello che nel nostro Paese costa di più.
E così, anche se ci sono stati gli aumenti, il conto corrente con operatività al 100% o prevalente online risulta essere ancora il prodotto meno caro. Con le banche online senza filiali, o comunque con pochi sportelli sul territorio, i costi annui di un conto corrente con operatività via web sono infatti in media pari a soli 23,7 euro annui.
